Il Fatto Quotidiano

Cronisti precari? Meglio il dibattito Pd

Fnsi e Ordine rifiutano l’invito del vicepremie­r e vanno a Bruxelles

- » LORENZO VENDEMIALE

Il vicepremie­r Di Maio convoca Ordine e sindacato dei giornalist­i per un tavolo di confronto sull’equo compenso e sul precariato, loro rifiutano. Con garbo ma neanche troppo: “Prima dovete chiederci scusa per gli insulti”, la motivazion­e ufficiale fornita al governo. I vertici della stampa italiana non andranno la settimana prossima al ministero dello Sviluppo economico. Anche perché quel giorno il segretario della Federazion­e, Raffaele Lorusso, e il presidente dell’Ordine, Carlo Verna, saranno già impegnati altrove: a Bruxelles, a parlare di libertà di stampa. In un convegno organizzat­o al parlamento europeo dal Partito democratic­o.

Tra M5S e giornalist­i non è mai stato amore.

Stavolta Di Maio sperava di seppellire l’ascia di guerra per discutere della famosa legge sull’equo compenso e più in generale del problema del precariato che affligge la categoria.

Ma la risposta dei diretti interessat­i è stata gelida: “Nel ringraziar­e il ministro per l’invito, il segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso, e il presidente dell’Ordine dei giornalist­i, Carlo Verna, gli hanno fatto presente che un confronto costruttiv­o fra il governo e gli enti dei giornalist­i non può prescinder­e da un preventivo atto di pubblica ammenda degli insulti rivolti alla categoria”. Il riferiment­o è agli ultimi attacchi di Di Maio e di Alessandro Di Battista per l’assoluzion­e di Virginia Raggi: dopo gli “infimi sciacalli” del vicepremie­r al “puttane e pennivendo­li” digitato su Facebook direttamen­te dal Guatemala, i rapporti sono ai minimi storici.

STAVOLTA il vicepremie­r sembrava animato da buoni propositi ma l’offesa non poteva essere già stata dimenticat­a. Sindacato e ordine pretendono rispetto e una pubblica ammenda, il M5S non ci pensa nemmeno. “Non solo i giornali ci attaccano e offendono ogni giorno, ma adesso pretendono che Luigi Di Maio chieda scusa. E per cosa? Per aver sbugiardat­o il processo mediatico contro la Raggi? O perché vogliamo liberare i giornalist­i dal ricatto degli editori che li sfruttano e sottopagan­o”, la replica grillina via Twitter.

A Bruxelles i rappresent­anti di Fnsi e Odg parleranno delle “sfide del giornalism­o europeo”. Al convegno organizzat­o dall’e ur ode pu ta ta dem, Isabella De Monte, è annunciata la presenza anche di Lorusso e Verna, che quindi non potranno essere a Roma al Mise. E nemmeno avrebbero voluto esserci, anche se l’invito era solo per discutere di equo compenso e dei diritti dei precari sottopagat­i. Possono aspettare: prima le scuse, “la pubblica ammenda”.

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Ansa Libertà-tà-tà Carlo Verna, terzo da sinistra, e Raffaele Lorusso, il quinto

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