Nicola Zingaretti
IL MODELLO LAZIO è l’unico vincente in Italia, sul fronte di centrosinistra, e include gli scissionisti di Leu: una vittoria di Zingaretti potrebbe favorire un processo di ricomposizione alla sinistra del Pd
A DIFFERENZA del ruvido Renzi, il governatore del Lazio ha un’immagine morbida, mai di rottura. Potrebbe trasformare il Pd in una forza tranquilla: il cosiddetto e retorico “noi” al posto dell’io
NONOSTANTE i limiti di una classe dirigente poltronista e vecchia, a sinistra c’è voglia di un partito che dimentichi il renzismo: non un ritorno all’ulivismo ma quasi. E Zingaretti lo incarna al meglio
IL FRATELLO Luca è uno degli attori più famosi d’Italia, interprete di Montalbano: fattore da non sottovalutare
LA PROVERBIALE mancanza di coraggio: Zingaretti è un leader che osa raramente. L’avesse fatto, si sarebbe ritrovato sindaco di Roma al posto di Marino. Ultima prova? L’apertura ai Cinquestelle poi rinnegata n
ZINGARETTI è figlio del sistema Roma che Goffredo Bettini inventò per Rutelli e Veltroni, in cui a prevalere è l’ansia di legittimazione alla corte dei poteri forti n
IL FARDELLO della corrente di Dario Franceschini che ha sì pacchetti di voti e di tessere ma contribuisce a frenare il tentativo di un vero rinnovamento n
IL CARISMA: ne ha poco. Potrebbe non essere un difetto ma il Pd morente dei sondaggi avrebbe bisogno di una scossa forte