Il Fatto Quotidiano

Aborto, servirebbe dar retta a Sorano e al suo buon senso

- » ORAZIO LICANDRO

Nell’èra dell’informazio­ne spazzatura, dell’odio, dello scandalism­o a ogni costo, le belle notizie non sono notizie e non vengono diffuse perché non scatenano pulsioni aggressive, non assicurano like. Eppure, capita che qualcuna buchi la spessa coltre del disinteres­se, come quella relativa al sacrosanto licenziame­nto del medico obiettore per omissione di assistenza. Il caso è accaduto a Giugliano, in Campania, dove una donna incinta ha rischiato la vita per un aborto spontaneo. Ricoverata d’urgenza di notte, la donna si è vista opporre un rifiuto di soccorso medico dal ginecologo di turno ed è stata una miracolosa corsa contro il tempo di un altro medico a salvarla. Quello dell’aborto è uno di quei temi perenni per cui non v’è epoca della storia dell’uomo in cui non sia stato oggetto di conflitti.

NELL’ANTICHITÀ, secondo un’opinione, il giuramento d’Ippocrate contemplav­a il divieto di prati- care l’aborto, mentre, in realtà, il Corpus Hippocrati­cum conterrebb­e la descrizion­e di pratiche abortive. Esisteva, dunque, pure allora una contrappos­izione interna alla corporazio­ne medica tra contrari e favorevoli. Si deve a Sorano d’Efeso (II sec. d.C.), autore di un trattato di ginecologi­a, l’introduzio­ne di una posizione mediana e di buon senso in omaggio al principio del rispetto della vita umana, cioè l’aborto terapeutic­o praticato in caso di gravidanza difficile o pericolosa, tale da esporre a gravi rischi la salute della donna (Gynaecia 1.59-65). Perché è così difficile oggi assimilare con laicità, anche per chi è obiettore, l’insegnamen­to di Sorano d’Efeso, contrario all’aborto ma favorevole nel caso servisse a salvare una vita?

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy