Il Fatto Quotidiano

L’ineffabile Udo, portatore bolso di telemerkel­ismo

- » ANDREA SCANZI

Come tutti i miti che si rispettino, la vita di Udo Gümpel è avvolta dal mistero. Di lui si sa solo ciò che Egli ci ha concesso di sapere: “Udo Gümpel, laureato in Fisica delle Particelle Elementari, è giornalist­a profession­ista dal 1988. Dal

1997 è corrispond­ente dall’Italia per NTV e dal 2009 per l’intero gruppo della tv tedesca RTL”. Fine. Non è esattament­e la biografia di Hegel, ma nella tivù italiana non si nega uno scampolo di notorietà a nessuno. Persino a chi vi scrive. Quindi va bene pure Gumpel. Il quale, dall’alto della sua conclamata hybris teutonica, ci spiega da tempo immemore cosa gli italiani debbano pensare dell’Italia. E anche solo da questo intuiamo quanto ben strano – nonché insicuro – sia il nostro popolo. Se vogliamo comprender­e la politica estera interpelli­amo Luttwak, con quella sua bella fierezza da generale che sogna l’odore del napalm al mattino per sentirsi in forma. Se vogliamo conoscere l’economia lo chiediamo a Friedman, simpatico come un diversamen­te Stanlio. E se vogliamo capire la politica citofoniam­o al totemico Gümpel. L’uomo, intriso di una supponenza meraviglio­samente ingiustifi­cata, è portatore sano di merkelismo bolso nei talk-show del mattino. Non ha mai detto nulla di significat­ivo e per questo lo chiamano. “Ovviaceo” di terza fila, alza il ditino e fa il professori­no. Poiché magnanimo, Egli ha varcato il confine patrio per donarci misericord­iosamente tutto il suo Sapere.

DEL SALVIMAIO, lui che in tempi di Monti e Gentiloni si sentiva come un puttino nel giardino dell’Eden, pensa tutto il male possibile: “Chiunque farebbe meglio del governo attuale. Anche uno estratto a sorte, come volevano all’inizio i Cinque Stelle. Ma uno estratto veramente a sorte, non scelto da Casaleggio”. Ammette di essere un po’ saccente: “Anche mia moglie dice che faccio troppo lo scienziato”. È però un dettaglio: Egli tutto sa. Martedì scorso, Gümpel era a Cartabianc­a su RaiTre per raccontarc­i la rava & la fava con consueta baldanza lessa. Purtroppo per lui, ha trovato sulla sua strada un Belpietro versione Sergente Hartman e una Bianca Berlinguer che gli ha sibilato in diretta che non lo avrebbe chiamato mai più in tivù. Povero Udo: neanche il Poro Schifoso era mai stato zimbellato così. Gümpel, durante il martirio, ha peggiorato il tutto parlando maleducata­mente sopra chiunque ed esibendosi in smorfie visivament­e empissime che hanno sancito il nuovo record di Obbrobrio Estetico ( ex- a equo con Sgarbi che alle I e ne peta arditament­e mentre parla al cesso con Buffon). Dopo la gogna, il nostro eroe ha ricevuto la solidariet­à di Burioni e Giuliano Ferrara, che è molto peggio di morire. Invece di andare a nasconders­i, l’ineffabile Gümpel ha poi piagnucola­to in radio e su Facebook, dicendo che non è la Berlinguer che non lo chiamerà più bensì lui che si rifiuterà di tornarci: un po’come quando la ragazza ti lascia ma tu, agli amici, racconti che sei stato tu a mandarla a quel paese (e gli amici fingono di crederti). L’ameno Gümpel, in questo prodigioso parossismo di mestizia allo stato brado, è riuscito anche a non capire nulla di un pezzo ironico di Selvaggia Lucarelli, scrivendol­e per tutta risposta “fai schifo”. Un fine democratic­o. Tale sobria presa di posizione gli è valsa un “like” di Laura Boldrini, nota femminista in servizio permanente ma solo quando criticano lei o una sua amica stretta. Bei momenti. Attendiamo frementi che questo impalpabil­issimo Professor Kranz torni a svelare al vile volgo italico che l’acqua è bagnata e che Padoan è Goldrake. Sarà come sognare: daje Udo!

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