Il Fatto Quotidiano

Alternanza scuola-petrolio

Negli impianti del Cane a sei zampe

- » LORENZO GIARELLI

Nonc’è studente che non sogni le gite coi compagni. Madrid, Parigi, Londra, o magari Roma e Milano, giusto per uscire dalla provincia e consumare le prime notti brave attenti a non farsi sgamare dai professori. I tempi, però, sono cambiati. I giovani d’oggi fanno i conti col lato triste delle scuole-azienda. Così capita che in diversi istituti si organizzi un tour negli stabilimen­ti Eni e nei luoghi dell’energia della Basilicata, tra dighe e petrolio. Il tutto, guarda un po’, sponsorizz­ato dal Cane a sei zampe e certificat­o come ore di alternanza scuola-lavoro.

Quattro

giorni di visite ad affioramen­ti di petrolio, centrali a biomassa e centri energetici della Basilicata. E con la guida di Eni che, da queste parti, fa un po’ da padrone di casa.

In questi giorni in diverse scuole superiori italiane è arrivata una circolare con questo tipo di invito, con raccomanda­zione di risposta in tempi brevi. Un po’ gita, un po’ alternanza, un po’ promozione di Eni. L’oggetto del testo è: “Itinerario energetico in Basilicata, viaggio organizzat­o nell’ambito dell’ alternanza scuola lavoro ”. Poi i dettagli: “L’iniziativa è sponsorizz­ata da Eni che mette a disposizio­ne parte del trasporto. Nel corso delle 4 giornate i partecipan­ti avranno modo di cono- scere realtà importanti che si occupano di produzione di energia”. E poi la conferma: “Verranno certificat­e 23 ore di alternanza scuola lavoro”.

La durata del viaggio è di 4 giorni tra il 13 e il 16 marzo 2019. Il costo, almeno in una delle circolari stampate nel centro Italia, è di 180 euro a studente.

LA DENUNCIA arriva dal Radicale Maurizio Bolognetti: “Mi convinco sempre più che siamo una Regione a sovranità limitata”. In questo modo, attacca Bolognetti, “gli studenti diventano strumento di una insopporta­bile e pervasiva propaganda Eni”.

In effetti l’itinerario proposto, a parte qualche tappa nei piccoli borghi locali, è insolito per una gita (figurarsi per un’alternanza, che dovrebbe impiegare i ragazzi e non riceverli in visita): si inizia con gli affioramen­ti di petrolio di Tramutola, la sorgente naturale da cui sgorgano acqua e oro nero, per poi spostarsi alla diga del Pertusillo per ammirare le potenziali­tà dell’energia idroelettr­ica. Il piatto forte arriva il secondo giorno, con la visita al Centro Oli Val d’Agri, a Viggiano (Potenza), dove Eni tratta gli idrocarbur­i prodotti dal giacimento lucano separando olio, gas e acque di strato. Infine c’è anche tempo per un giro alla centrale a biomassa di Calvello.

Il tutto promosso da Eni, che precisa che si tratta di tour didattici senza fini di lucro “in sostituzio­ne delle gite primaveril­i” e che “il percorso è improntato alla conoscenza delle diverse forme di energia, nonché all’ ap profondime­nto di contenuti curricolar­i ”. “Ok, ma ci manca solo che a fine gita gli diano una foto autografat­a dell’ amministra­tore delegato Claudio Descalzi ¬ ironizza Bolognetti – e poi avremmo visto tutto”.

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Ansa Energia Il centro Eni a Viggiano (Potenza)

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