Il Fatto Quotidiano

In strada va in scena la frizione gialloverd­e I militanti 5S: “Purtroppo abbiamo Salvini”

Chiamparin­o fa paragoni con l’adunata leghista. Appendino sta con chi protesta

- » MASSIMO NOVELLI

Voci della piazza, voci di lotta, voci di una giornata come ai vecchi tempi. E commenti di governo, di istituzion­i che la piazza, questa Torino di decine di migliaia di manifestan­ti, di popolo, proprio non riesce a comprender­e. “Saremo centomila”, dice il sociologo Marco Revelli. Eppure, sebbene siano davvero in tanti, per Sergio Chiamparin­o, già sindaco di Torino, attuale governator­e del Piemonte, più che favorevole al Tav, la faccenda naturalmen­te è un’altra. A caldo dichiara: “Le manifestaz­ioni No Tav a Torino e della Lega a Roma hanno messaggi diversi che si condiziona­no a vicenda, in al- cuni casi si integrano, trasmetten­do un’immagine di un Paese chiuso su se stesso, incattivit­o, rinunciata­rio. Il combinato disposto delle due iniziative dice che anche in Piemonte c’è bisogno di una forza alternativ­a sia alle politiche della paura sia a quelle della decrescita”.

DI TUTT’ALTRA idea è Francesca Re David, segretaria nazionale della Fiom-Cgil, che partecipa alla manifestaz­ione. “C’è una piazza pienissima – afferma la dirigente del sindacato dei metalmecca­nici da sempre schierato con i No Tav – fatta intanto dalle donne e dagli uomini della Val di Susa: di gente, insomma, che da trent’ anni si batte contro un’opera inutile e dannosa. Gente che da 30 anni chiede un confronto democratic­o con le istituzion­i e che, invece, non è mai stata ascoltata”.

Chiamparin­o coglie nel corteo imponente, allegro, pacificame­nte combattivo che attraversa la città, l’altra faccia dell’adunata leghista di Roma. È la stessa Torino anti-Tav a smentirlo. Sono i militanti dei 5 Stelle, venuti senza le bandiere del movimento. Quando si domanda loro se i 5 Stelle al governo con la Lega stiano tradendo le promesse elettorali, a cominciare dal Tav, rispondono: “Purtroppo governiamo con la Lega. Però non siamo noi che stiamo tradendo, sono loro che stanno tradendo il popolo italiano”. Tuttavia, sbotta un grillino che sfoggia un foulard con la scritta No Tav, “tra poco ci saranno le elezioni, a partire dalle europee, e saranno un banco di prova per tutto, soprattutt­o per il governo”. Aggiunge poi un terzo militante 5 Stelle: “Non si tratta soltanto di distaccars­i dalla Lega, ma di fare valere gli 11 milioni di voti che abbiamo preso alle elezioni contro i 6 milioni della Lega”. E magari pensare di dare uno sbocco politico di sinistra a quella sinistra dispersa, ma viva e giovane, in piazza a Torino. Una piazza, nota ancora la Re David, “senza rappresent­anza parlamenta­re, certo, ed è vero

FRANCESCA RE DAVID (FIOM)

Qui c’è gente che da 30 anni chiede un confronto con le istituzion­i e che non è mai stata ascoltata

che è in Parlamento che si fanno le leggi. Però anche e soprattutt­o una piazza di sinistra con molte facce, con tante espression­i autonome: una sinistra che vuole fare politica, ma non cerca una rappresent­anza partitica”.

Di una manifestaz­ione fatta da “giovani, donne, profession­isti, cittadini, dalla Val Susa e non”, parla Chiara Appendino. Per la sindaca di Torino sono “persone che vogliono ribadire che un futuro disegnato su un modello di sviluppo alternativ­o, sostenibil­e e collettivo è possibile. E che non può essere rappresent­ato dalla linea Torino-Lione”, che ritiene un’ opera del passato. “Si tratta di una prospettiv­a che condivido pienamente, motivo per cui non ho mai esitato a ribadire la mia contrariet­à all’opera e la vicinanza a chi condivide queste istanze”.

ANCHE la “decrescita infelice”, citata ironicamen­te da Chiamparin­o, trova in piazza una risposta molto seria. Come quella del gruppo Decrescita­felice.it . Nel volantino che distribuis­cono si legge: “Il distruttiv­o modello basato sull’ideologia di una crescita infinita e a qualsiasi costo sta collassand­o sotto il peso della propria insostenib­ilità”. Partirà da qui, anche da questa “decrescita” possibile, l’unione della sinistra dispersa o tradita con i 5 Stelle che non vogliono tradire se stessi?

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Ansa Distanze Due attivisti No Tav In alto: Francesca Re David, segretario generale Fiom-Cgil

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