Più storie, inchieste e idee: il Fatto cambia (un po’) abito
UINCHIESTE Cambia il formato delle nostre inchieste che offriremo con maggiore riconoscibilità n vestito nuovo per contenuti di sempre maggior qualità. Un giornale di 24 pagine ogni giorno. Ma le 1440 pagine in più all’anno che stiamo per offrire ai nostri lettori e lettrici non rappresentano solo una questione di quantità.
Da martedì 11, infatti, il Fatto quotidianomigliora il suo aspetto, aumenta le pagine complessive e rinnova una buona parte della grafica per affrontare un mercato editoriale sempre più complicato ed esigente, scommettendo sui propri contenuti e sulla voglia di fare informazione.
L’IDEA È DI CONCILIARE la quantità con la qualità. E così troverete pagine sempre più fitte in cui far confluire le nostre Inchieste, a cui dedicheremo più attenzione e più mezzi. Costruiremo più Dossier con pagine disegnate appositamente per questo obiettivo, coinvolgendo in questo lavoro il nostro numero speciale del Lunedì. Racconteremo con cadenza settimanale le nostre Storie , cosa che abbiamo già cominciato a fare, per avere un occhio puntato non solo sulla politica e sulla cronaca, ma anche sulla società e sul costume. Vi daremo più pagine di Letturaper immettere punti di vista diversi e analisi complete in un mondo dell’informazione dominato dall’omologazione al pensiero unico, ma anche dalla rapidità e dalla semplificazione imposte dai social network , cioè sempre più bisognoso di bussole più raffinate per orientarsi. Con forze limi- tate, per nulla paragonabili a quelle dei grandi giornali (prigionieri però dei loro conflitti d’interessi), proveremo a stare al passo con l’informazione dalle Città, valorizzando di più
Novità
l’informazione locale dei nostri corrispondenti. Daremo una maggiore compattezza alle nostre pagine di Esteri, selezionando una storia principale ogni giorno e cercando poi di offrire quante più notizie sarà possibile dal mondo. A partire dalla settimana successiva, poi, ci sarà anche un nuovo Lunedìin linea con questo disegno.
La carta stampata vive una fase di grande trasformazione. I giornali sono oggetto di polemiche forti con attacchi inaccettabili ai giornalisti che rischiano la vita (anche se politicamente altri tipi di attacchi sono meritati) e con notizie e cronache che spesso obbediscono agli interessi dei grandi editori-prenditori più che a quelli dei lettori. Il Fatto con- tinua a destreggiarsi in questo labirinto e finora è riuscito a fare informazione e a produrre analisi e opinioni che, a dispetto dei nostri detrattori, è sempre frutto di un lavoro di squadra e di una totale indipendenza da poteri, lobby e gruppi organizzati.
È CON QUESTOpatrimonio che abbiamo scelto di affrontare la fase più complicata della storia dell’editoria, con un mercato sempre in calo e noi che cerchiamo di reggere, rilanciando sul binomio quantità e qualità. Se ci riusciremo, lo giudicherete ovviamente voi, lettori e lettrici, con il vostro atto di fede laico e quotidiano, in edicola e in abbonamento. Grazie.
LE SFIDE DELLA CARTA STAMPATA Ventiquattro pagine al giorno, ovvero 1.440 in più all’anno con dossier, indagini, letture e un nuovo “Lunedì”