Il Fatto Quotidiano

Il boom del gas urticante per gioco, almeno undici precedenti (oltre Piazza San Carlo)

Da Milano a Roma, i casi si sono moltiplica­ti: decine di volte nelle scuole

- » VIRGINIA DELLA SALA

Torna, ciclicamen­te, perché è economico, legale e semplice da acquistare, anche per i giovanissi­mi visto che si può vendere ai ragazzi dai 16 anni in su. E perché è un’arma senza esserlo, pensato per difendersi da tentativi di violenza e crimini. Invece, nel pieno di quello che chi conosce il mercato definisce un incremento di vendite mai visto prima, il gas urticante è utilizzato per scatenare il panico durante feste, eventi e concerti o per le bravate a scuola. Un boom tra il 2017 e il 2018, dove quasi ogni mese la cronaca ha registrato qualche caso di uso improprio. Il più eclatante, a piazza San Carlo a Torino, durante la partita di Champions tra Juventus e il Real Madrid. Era il 3 giugno del 2017, ci furono un morto e mille feriti.

I CONCERTI. Andando a ritroso da ieri, si arriva al 7 novembre, poco più di un mese fa. All’Alcatraz di Milano qualcuno lo spruzza nelle prime file durante l’e s i b izione del rapper Achille Lauro, facendo fuggire almeno un centinaio di persone.

L’8 settembre, a Mondovì, in pro- vincia di Cuneo, si diffonde tra gli spettatori del festival musicale Wake up. Sul palco c’è proprio Sfera Ebbasta. Era successa la stessa cosa, esattament­e un anno prima e nello stesso posto, durante l’esibizione di Ghali. E ancora, il 31 agosto 2017, alla Festa Pd di Ponte Alto (Modena), sempre un concerto di Sfera Ebbasta è stato interrotto dalla fuga generale degli spettatori, sempre per lo spray, poi a dicembre del 2017 a Ravenna. E di nuovo a Cinisello Balsamo. Il 5 marzo dello stesso anno tocca al Lingotto durante il Reload Music Festival, un concerto maratona di musica elettronic­a. Un mese prima, a gennaio, stessa storia al teatro Concordia di Venaria, a Torino, durante il concerto dei rapper Gué Pequeno e Marracash. Dinamica che si ripeterà a quello di Sesto San Giovanni. A poche ore di distanza, qualcuno aveva fatto lo stesso in un centro sociale di Roma. A ottobre, sarà interrotto anche il concerto di Elisa.

I giovanissi­mi sembrano essere il filo conduttore, anche se, ieri, uno dei responsabi­li delle pubbliche relazioni della discoteca di Ancona dove sono morti in sei, che gestisce l’immagine di diversi locali della Bassa Romagna, ha ipotizzato che si tratti di un metodo utilizzato dalle baby gang per derubare i coetanei o per facilitare la fuga quando, dopo aver raccolto un discreto bottino, devono dileguarsi facilmente.

SCUOLA. È di sicuro il luogo dove poter verificare la portata di una tendenza tra i giovanissi­mi. E infatti la cronaca che precede la giornata di ieri, e che va oltre i concerti, vede lo spray al peperoncin­o protago-

Un’arma?

Quel gas è facile da trovare: economico, legale e si può vendere ai ragazzi dai 16 anni in su

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