Le altre porte erano chiuse, lo spray è di un minorenne
La strage venerdì notte ad Ancona
“Le porte di sicurezza laterali, nel momento in cui è stato diffuso lo spray al peperoncino, erano chiuse. Gli addetti della security non consentivano l’uscita da quel varco, ma indicavano soltanto quello posteriore”. In pratica si tratta della porta che immetteva nel cortile esterno dove è avvenuta la strage, la cosiddetta “area fumatori”, dove decine di giovani sono rimasti schiacciati. A parlare è uno dei giovani clienti presenti venerdì sera nella discoteca Lanterna Azzurra. Tutti chiusi e sigillati dentro la sala principale, la pista da ballo, in attesa dell’i n i zi o dello spettacolo: “Non ti fanno uscire – aggiungono Rudy Giancamilli e Nicolas Cecco- ni, 18 anni –, temono che il timbro stampato sul braccio venga copiato a pelle con altri ragazzi fuori. In occasioni simili sei costretto ad aspettare dentro. L’unica alternativa è uscire sul retro per prendere una boccata d’aria”.
UNA SERATAil cui apice era la performance del rapper Sfera Ebbasta, uno show-case e non un concerto: l’artista avrebbe cantato qualche canzone per poi incontrare i fans per foto, selfie e una manciata di autografi. Lo spettacolo era fissato per le 23.30, ma a pochi minuti dall’una dell’artista non c’era alcuna traccia. La stessa sera il controverso rapper era impegnato in un concerto all’Amd, l’A l t r omondo Studios, mitico locale di Riccione. Alcuni testimoni bene informati affermano che Sfera Ebbasta a mezza- notte passata, ossia non più di mezz’ora prima dell’orrore di Corinaldo, si stava ancora scatenando sopra il palco della discoteca romagnola. Tra l’Adm e la Lanterna Azzurra, nella sperduta campagna alle porte di Corinaldo, il rilevatore satellitare segnala oltre 72 chilometri con un tempo di percorrenza di almeno un’ora. Aggiungendo a questa tempistica di base i tempi tecnici aggiuntivi, fine del concerto, saluti, ultime foto coi fans, ostacoli e rallentamenti vari, appare evidente come Sfera Ebbasta avrebbe incontrato il pubblico della discoteca dell’a n c on e t an o non prima delle 2. Due ore e mezzo oltre l’orario stabilito da calendario. Un’attesa lunghissima e non casuale forse. Quella sera al Clubbing Lanterna Azzurra c’erano soprattutto minorenni, bambini addirittura. L’unica vittima adulta, Eleonora Girolimini, 39 anni, si trovava nel locale assieme al marito e al figlio di 11. Il coniuge della donna ha attaccato l’organizzazione dell’evento sostenendo che l’attesa, esagerata, avrebbe spinto gran parte dei ragazzi a bere. L’uomo ha parlato di tanti giovani ubriachi e agitati e di un’atmosfera pesante, con il locale strapie- no. In un video diffuso ieri, un ragazzo presente venerdì sera al Lanterna Azzurra ha addirittura messo in dubbio l’effettiva presenza del rapper.
DUE CONCERTI, o meglio due show quasi in contemporanea, uno effettivamente andato in scena, mentre sul secondo resta un enorme punto interrogativo. Sfera Ebbasta, una volta informato di quanto accaduto, mentre, in autostrada, stava raggiungendo Corinaldo, ha deciso di fare marcia indietro. Postumo soltanto un messaggio di dolore e di solidarietà per la tragedia di Corinaldo e l’invito ai giovani a vivere gli eventi con serenità.