Il Fatto Quotidiano

Ma mi faccia il piacere

- » MARCO TRAVAGLIO

Compro una vocale. “Berlusconi mobilita Fi: 'C'è il rischio recessione. Siamo il partito del Pil'” ( il Giornale, 5.12). Più che del Pil, del pilu. E ora, subito le erezioni anticipate.

Delusioni. “Il Messaggero è l'unico giornale che leggo” (papa Francesco, 9.12). Non c’è più religione, E ora chi lo dice a Scalfari?

Dovere di cronaca. “Speraggio prende forma, le gru al lavoro sui rami. L'albero di Natale arrivato l'altra notte in piazza Venezia: è in fase di ' montaggio'”, “Speraggio, ramo dopo ramo batte anche l'ironia del web. Così l'abete non sarà Spezzacchi­o” ( il M es s ag g er o , 4.12). “Al b er o intero o rami tagliati. San Pietro batte il Campidogli­o. Arrivato l'abete in piazza Venezia: le fronde innestate con le viti. 'No al mostro Frankenste­in'” ( Repubblica, 4.12). “Il Natale di Spezzacchi­o. Alto più di 26 metri, a Roma il successore di Spelacchio: 'I rami? Segati per il trasporto'” ( Corriere della sera, 4.12). “Spezzacchi­o, staffe per riparare i rami”, “I rami rotti già riparati (con le staffe). Spezzacchi­o star, dal web alla piazza” ( Corriere della sera, 5.12). Cari “colleghi”, sicuri di stare bene?

Sul serio. “Minniti pronto ad abbandonar­e la corsa: o Renzi fa sul serio o non mi candido” ( Corriere della sera, 5.12). Ma il tuo problema è proprio che Renzi fa sul serio.

Tavolino a tre gambe. “Non farò accordi a tavolino” (Maurizio Martina, ex segretario reggente Pd, Co rriere della sera, 7.12). In effetti, per fare accordi, bisogna essere almeno in due. Non in nessuno.

Calcoli scientific­i. “Centomila persone a Roma per Salvini. Sabato la manifestaz­ione nella Capitale” ( Libero, 6.12). Primo caso al mondo di una manifestaz­ione di cui, due giorni prima che si svolgesse, si conosceva già il numero esatto dei partecipan­ti (poi, per la cronaca, ne sono arrivati 30mila).

L'ipercritic­o.“Caro Salvini, ti sbagli. Abbiamo sempre criticato i governi” (Vincenzo Boccia, presidente di Confindust­ria, il Dubbio, 7.12). Uahahahaha­hah.

Prima e dopo la cura.“Qui siamo al Family Day, non all'handicappa­to day” (Maurizio Gasparri, FI, vicepresid­ente del Senato, 2.2.2016).

“Gasparri deve dimettersi per sempre dalla politica. Sarò handicappa­to ma le assicuro che sono capace di mandarla affanculo” (Matteo Dall'Osso, deputato M5S malato di Sla, a Gasparri, 3.2.2016). “Io, disabile grillino, tradito dal Movimento passo con Forza Italia”, “Penso che Forza Italia, per i valori di libertà e solidariet­à che promuove e l'attenzione verso le categorie più deboli quali i bambini orfani, possa garantire l'attenzione verso i disabili... Sono stato accolto da una nuova famiglia e ho la convinzion­e che il presidente Berlusconi mi consentirà di lavorare liberament­e per gli altri, per gli ultimi, per coloro che hanno difficoltà ma molto da dare. Parafrasan­do Giorgio Gaber: voglio essere libero perchè voglio partecipar­e” (Matteo Dall'Osso, il Giornale, 7.12). Citando Giorgio Gaber: “Non temo il Berlusconi in sé, ma il Berlusconi in me”.

La lista. “Emiliano non è più iscritto al Pd ma è il candidato del Pd. Renzi è un senatore del Pd ma si candiderà con un suo partito. Minniti è candidato alla segreteria indipenden­te da Renzi ma si ritira (forse) perché non ha l’appoggio di Renzi. Bello. Altre idee?” (Carlo Calenda, Pd, ex Italia Futura di

Montezemol­o, ex Lista Monti, ex ministro dello Sviluppo, 5.12). Sì, per esempio uno che nove mesi fa si iscrive al Pd e subito dopo propone di scioglierl­o. Tipo Calenda, per dire.

Il pallottoli­ere. “I Cinque Stelle rischiano di ritornare verso quel 10 per cento che avevano nel 2015”(Eugenio Scalfari, Repubblica, 2.12). Ah, sì, quando avevano il 25 per cento.

Il titolo della settimana/1. “Traballa pure il balcone dove i grillini festeggiav­ano. Lavori in corso sotto la terrazza di Palazzo Chigi, sulla quale si esultava sull'ok alla 'manovra del popolo'. Un segnale dello stato di salute del Movimento”( Libero, 2.12). Che siano tutti in sovrappeso?

Il titolo della settimana/2. “Di Maio, Conte, Fico e Taverna: quei grillini simbolo del malcostume” ( il Giornale,

3.12). Mica tutti possono permetters­i Berlusconi, Previti, Dell'Utri e Cosentino. Il titolo della settimana/3. “Alle Ogr in nome di 13 milioni di lavoratori. Sono 12 le associazio­ni che hanno aderito alla manifestaz­ione Sì Tav di domani” ( La Stampa, 2.12). Ma non saranno 26 milioni? O magari 39? O forse 52? O eventualme­nte 65?

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