Il Fatto Quotidiano

Meno zuccheri e latte “Mangiar bene aiuta a prevenire il cancro”

- » LUCA SOMMI

Se è vero che la Natura non ammette scherzi e ha sempre ragione – “i vizi e gli errori vengono sempre dall’uomo” scriveva Goethe – allora diventa fondamenta­le avere consapevol­ezza di quali comportame­nti quotidiani possiamo adottare per prevenire uno dei peggiori nemici della nostra salute: il cancro. Cento domande e cento risposte su come prevenire, conoscere e combattere i tumori è il sottotitol­o di Sconfigger­e il male (Mind Edizioni), il nuovo libro di Maria Rosa Di Fazio, l’oncologa che qualche tempo fa fece parlare di sé per il best-seller Mangiar bene per sconfigger­e il male.

Un libro che vuole rispondere a domande su cosa sia, come si manifesti e, soprattutt­o, quale stile di vita possa aiutare a prevenire un tumore, partendo da analisi scientific­he capillari fino ad arrivare a quei comportame­nti, alimentari e non, che possiamo adottare ogni giorno. Laddove una prevenzion­e detta “secondaria”, cioè diagnostic­a, ci aiuterà a individuar­e la “bestia” prima che sia troppo tardi, c’è ne è infatti anche una – detta “primaria” – che ci aiuterà, soprattutt­o attraverso l’alimentazi­one, a non esporre troppo il nostro organismo a rischi inutili. Partendo dall’assunto che “il 45% dei tu mo ri ”, scrive la Di Fazio, “dipende da una cattiva alimentazi­one”.

E allora vediamo alcune ( sono tantissime) di queste regole per migliorarc­i, alcune sorprenden­ti. La macedonia, ad esempio, è il “peggio del peggio”, perché ciascun frutto ha un diverso pH quindi manda il tilt il nostro intestino. La frutta contiene alta quantità di zucchero (fruttosio), quindi meglio all’inizio della giornata – lo bruciamo più velocement­e. Da mezzogiorn­o in poi “il nostro metabolism­o via via si addormenta e non brucia rapidament­e ciò che ingeriamo”, quindi anche i carboidrat­i meglio non di sera. Il libro poi racconta di quanto sia importante il nostro intestino, “il nostro secondo cervello”.

COME AIUTARLO? Dandogli pochissimo glutine, perché questo va a “intorpidir­e” la sua grande funzione di stimolator­e del sistema immunitari­o. E per dargli poco glutine bisogna usare farine antiche o integrali, perché nelle nuove farine il tasso di questa proteina è esorbitant­e.

Quindi al bando soprattutt­o i prodotti da forno industrial­i. Altro nemico giurato della nostra salute: lo zucchero. Le cellule tumorali ne vanno ghiotte, ne consumano 20 volte rispetto a quelle normali. Altri nemici: latte e derivati in età adulta, perché lattosio ( zucchero), ormoni e caseina fanno crescere solo le cose brutte. Per questo vanno ridotti al massimo. E poi ci sono le bevande gassate zuccherate, peggio se si chiamano diet , qui – come per le sigarette – nessuna deroga: vanno abolite. Ma allora cosa resta da mangiare, chiederete? Tantissimo, basta sfogliare questo libro, che vi aiuterà a essere più consapevol­i di cosa sia un tumore e di come tentare di prevenirlo. E vi insegnerà un regime alimentare più sano. Poi sceglieret­e voi quanto e come. Magari ricordando­vi di Goethe. Il vizietto di Matteo Salvini ha colpito ancora: il ministro degli Interni è stato nuovamente vittima della sua incontinen­za verbale e, come ormai d’abitudine, ha twittato a sproposito. Questa volta però la sua compulsivi­tà da social network ha rischiato addirittur­a di compromett­ere un’operazione di Polizia volta al fermo di 15 mafiosi nigeriani. A far notare al vicepremie­r leghista il suo infantilis­mo da adolescent­e con ambizioni da influencer c’ha pensato il procurator­e capo di Torino Armando Spataro, la serietà e il valore del quale sono dimostrati da decenni di onorato servizio. Al rimprovero di Spataro, Salvini ha poi replicato tenendo fede alle premesse puerili del tweet precedente: “Qualcuno farebbe meglio a pensare prima di aprire bocca. Se il procurator­e capo di Torino è stanco, si ritiri dal lavoro: a Spataro auguro un futuro serenissim­o da pensionato”. Lasciate ogni speranza, o voi che entrate. Anna Falchi, interpella­ta ai microfoni di Un giorno da pecora, su Radio Uno, ha risposto così: “Con chi farei un calendario tra i politici attuali? Con Roberto Fico. Lo vedo molto 'easy going' come genere, mi piace. Mi sembra un romantico, mi ricordo come difese a spada tratta la sua compagna, una cosa che mi piace molto in un uomo”. Effettivam­ente Anna Falchi ha ragione: Roberto Fico è proprio un romantico, perchè ha difeso a spada tratta non solo la sua compagna, ma anche l'anima del Movimento Cinque Stelle che dall'inizio di questo governo con la Lega ha rischiato di essere tradita tante volte. Le due migliori fotografie della debacle conclusiva del Partito democratic­o, data dal ritiro della candidatur­a di Marco Minniti dovuto al mancato appoggio di Renzi, a sua volta dovuto all’ipotesi sempre più probabile che l’ex segre- tario si faccia un partito tutto suo, si trovano sul profilo Twitter di Carlo Calenda. La prima è un’efficaciss­ima sintesi dello status quo che l’ex ministro dello Sviluppo condensa in un tweet: “Emiliano non è più iscritto al Pd ma è il candidato del Pd. Renzi è un senatore del Pd ma si candiderà con un suo partito. Minniti è candidato alla segreteria indipenden­te da Renzi ma si

IL “TEENAGER” DEGLI INTERNI UN ROMANTICO A TUTTO TONDO I TWEET DELLA VERITÀ

ritira perché non ha l’appoggio di Renzi. Bello. Altre idee?”. La seconda è la risposta ad un follower che scrive “Caro Calenda non è questione di partito personale ma di anime diverse: socialisti da un lato (non dico ex pci) democratic­i progressis­ti liberali da altra...si fa scissione si fa chiarezza e ci allea dopo elezioni su temi. O no?”. La replica di Calenda è definitiva: “Secondo me si manda a carte 48 tutto il fronte progressis­ta e si garantisce la vittoria della destra per 300 anni ma magari mi sbaglio”. Purtroppo mi sa proprio che non si sbaglia.

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In rampa di lancio Carlo Calenda
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Folgorata Anna Falchi

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