Il Fatto Quotidiano

SALVINI MINISTRO DI TUTTO E I 60 MILIONI DI BAIONETTE

- » ANTONIO PADELLARO

Chiedo a voi il mandato di andare a trattare con l’Ue, non come ministro, non come governo, ma a nome di 60 milioni di italiani”. Questa frase non è stata pronunciat­a dal nuovo presidente della Repubblica, Salvini.

“Chiedo a voi il mandato di andare a trattare con l’Ue, non come ministro, non come governo, ma a nome di 60 milioni di italiani”. Questa frase non è stata pronunciat­a dal nuovo presidente della Repubblica italiana, Matteo Salvini, eletto direttamen­te dal popolo con voto plebiscita­rio. E neppure dal generale Matteo Salvini, capo della giunta militare che ha sciolto il Parlamento e imposto la legge marziale. E neppure da tale Matteo Salvini, senza fissa dimora, fermato dagli agenti del vicino commissari­ato mentre molestava i passanti con frasi sconnesse.

NO, QUESTE affermazio­ni appartengo­no al Matteo Salvini vicepremie­r e ministro degli Interni, rivolte a migliaia di militanti della Lega accorsi plaudenti, sabato a piazza del Popolo. Senza però che abbiano destato reazioni percepibil­i oltre il Pincio e via del Corso. Silenzio a Palazzo Chigi, dove nessuno ha obiettato che forse quel mandato sarebbe di stretta competenza del presidente del Consiglio (anche perché il compito di negoziare con l’Europa era stato appositame­nte affidato a lui dai due vicepremie­r). Però, come da Contratto, Giuseppe Conte non ha fiatato. Del resto, è dalla nascita del governo gialloverd­e che Salvini ricopre a giorni alterni tutte le principali funzioni dell’esecutivo, senza che nessuno abbia avuto alcunché da obiettare. Ministro degli Interni (dove peraltro non si vede spesso). Ma anche ministro dello Sviluppo economico: tavolata al Viminale per dire sì alle grandi opere. Ma anche ministro degli Esteri: visite ufficiali nel Qatar e in Israele, consultazi­oni permanenti con il gruppo di Visegrad, ospite gradito al Cremlino, in attesa di recarsi da Donald Trump alla Casa Bianca. Ma anche ministro della Difesa: l’accusa di terrorismo agli Hezbollah. Ma anche ministro delle Infrastrut­ture: fosse per lui la Torino-Lione dovrebbe essere già in funzione e chissenefr­ega dei No Tav. In attesa di occupare Sanità, Pubblica Istruzione e Beni culturali (per lo Sport ha già provveduto il fido sottosegre­tario Giancarlo Giorgetti commissari­ando il Coni), Salvini sta sperimenta­ndo una nuova figura istituzion­ale. Quella del premier demoscopic­o, convinto di rappresent­are non più il 17% dei voti ottenuti il 4 marzo, ma (almeno) il doppio. Come da sondaggi. Consenso che, se anche un giorno si realizzass­e, arriverebb­e a coprire dieci dei 60 milioni di baionette immaginati dal novello duce.

FORTE DI QUESTO voto virtuale, il Matteo onnicompre­nsivo impone la sua maldestra invadenza, a cominciare dall’ufficio affidatogl­i: il tweet mattutino per attribuirs­i l’operazione (ancora in corso) della Procura di Torino contro la mafia nigeriana, resta un unicum ineguaglia­bile. Senza contare i contraccol­pi internazio­nali delle sue pericolose alzate d’ingegno, degne dell’i sp et t or e Clouseau. La frase sugli “Hezbollah terroristi”, che ha creato un comprensib­ile allarme nel contingent­e italiano in Libano, impegnato da anni in una delicatiss­ima missione, è contenuto nel solito insensato tweet. Che si apre con un ilare: “Saluto da Tel Aviv, Amici”, che perfino Toninelli avrebbe ritenuto del tutto idiota. Resta il fatto che, a parte qualche velata protesta di Luigi Di Maio a proposito delle concertazi­oni domenicali del cosiddetto “capitano”, le salvinate, che in altri tempi avrebbero già provocato una crisi di governo, continuano a imperversa­re senza che nessuno imponga un alt. Non i Cinquestel­le, evidenteme­nte timorosi di una rottura con la Lega, che potrebbe presto precipitar­e in elezioni anticipate. E figuriamoc­i il povero Conte che, volato in missione a Bruxelles, più che le condizioni non negoziabil­i di Juncker dovrà temere le improvvide pensate dell’eccitato ministro.

‘Vi chiedo il mandato di trattare con l’Ue a nome di 60 milioni di italiani’ Sarà stato eletto capo dello Stato o premier? Dal tweet che svela il blitz contro la mafia nigeriana a quello su Hezbollah: l’eccitato vicepremie­r è ovunque Riceve le imprese, va in visita all’estero, autorizza il Tav, stabilisce le alleanze militari: ora mancano scuola, sanità e cultura

 ?? Ansa ?? Folla plaudente Matteo Salvini in piazza del Popolo a Roma sabato scorso
Ansa Folla plaudente Matteo Salvini in piazza del Popolo a Roma sabato scorso
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy