I talebani del Carroccio e i Gilet gialli: “I migranti s’infiltrano per svaligiare”
Vincenzo Sofo, fidanzato con la nipote della Le Pen
“In Francia sono andato per questioni personali”. Vincenzo Sofo, classe 1986, milanese di origini calabresi, è balzato agli onori delle cronache quest’estate quando Chi l’ha paparazzato con Marion Le Pen, nipote di Marine. Ma al di là dei suoi legami sentimentali, è l’animatore e il cofondatore del “Talebano”, think tank“che dal 2010 “ha il compito di collegare la Lega al mondo identitario italiano”, a partire da “quella destra orfana di Alleanza nazionale”. Passi scelti delle sue “Linee guida”:“Opporsi alla globalizzazione in ogni sua forma conosciuta, per combattere l’omologazione e la standardizzazione di modelli, stili di vita e pensieri, per difendere la Tradizione e per riscoprire nella diversità l’identità dei singoli”. Sulla situazione francese dice: “Un elemento inquietante parallelo ai gilet gialli è la massa di bande di im- migrati che approfitta delle manifestazioni per scendere dalle banlieu a Parigi, per svaligiare negozi, attaccare forze dell’ordine e creare caos”. E non ha dubbi: “È chiaro che il vero problema dell’Unione europea è in Francia: quelle politiche, imposte dall’alto, sono rigettate dai territori e dai popoli. Ma da noi, i gilet gialli sono al governo”. Sta dicendo che voi siete il governo dei gilet gialli?
Noi siamo il governo del popolo e i gilet gialli sono il popolo. Peraltro, sono abbastanza assimilabili ai forconi. Quella protesta era contro le politiche dei governi Monti e Letta. Le stesse di Macron in Francia.
Se il problema della Ue è in Francia, da dove si parte per modificare gli equilibri?
Per la rottura dell’asse franco- tedesco. Per questo, serve la ricostruzione di un rapporto alla pari con la Germania, motore di questa Europa. E poi, bisogna recuperare uno spirito di collaborazione forte, tra Italia, Francia e Spagna, che passi per la vittoria sovranista, grazie all’alleanza con il Rassemblement National e con Vox.
Un asse da opporre a quello dei
paesi di Visegrad?
Quei Paesi sono stati centrali per iniziare la battaglia. Ma la loro costruzione economica, demografica e culturale non può essere il motore sovranista. I Paesi latini sono molto più forti.
Le vostre attività più importanti quali sono state?
Abbiamo svolto molta attività nel centro sud, un lavoro di avanguardia per la Lega.
Dopo le elezioni europee di maggio, pensate a un governo con una parte del Ppe?
Sarebbe importante riuscire a rompere l’alleanza tra Ppe e Pse e riuscire a crearene una tra i sovranisti e un Ppe alla Orbán.