“Brusca e B. che notizia è? Il Tg4 non l’ha data...”
Giuseppe Carboni Il direttore del Tg1 e l’audio del pentito sull’incontro tra l’ex premier e Graviano: “Eravamo in aula, ma era una notizia vecchia”
Giuseppe Carboni, 57 anni, direttore del Tg1 gradito al governo di Giuseppe Conte, è un giornalista serio che ha fatto 16 anni di precariato prima di essere assunto in Rai. Negli Anni Ottanta faceva compagnia con la sua voce rotonda in radio ai nottambuli spiegando i pezzi di U2 e Rolling Stones su Raistereonotte . Negli Anni Novanta passa in tv e intervista tra l’altro Vasco Rossi per Pegasodel Tg2. Dopo l’assunzione e un passaggio alla Rai di Bolzano (certificato di non raccomandazione) nel 1996 viene finalmente notato da un direttore. Clemente J. Mimum, nominato in era Berlusconi, che sposta Carboni al servizio interni: “Fui messo al politico. Volevano gente nuova”, ha raccontato a La Stampa. Il direttore che lo promuove caporedattore è Marcello Masi, gradito a tutti soprattutto all’Udc e poi sostituito nel 2016 da Ida Colucci, che Masi sposerà nel 2018.
Proprio Masi involontariamente fa la fortuna di Carboni quando lo incarica di seguire Beppe Grillo e il M5S nel 2013. Da novembre Carboni è il direttore d el l ’ ammiraglia dell’i nf o rm azione Rai.
Nelle ere precedenti eravamo abituati a notizie scomode sul fronte dei presunti rapporti mafia-politica ignorate dal Tg1. La notizia è che anche il Tg1 dell’era gialloverde evita di infilarsi in queste strade pericolose. Il Tg1 ha registrato con le sue telecamere martedì scorso le immagini di una parte molto delicata dell’audizione del collaboratore Giovanni Brusca al processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio. Giovanni Brusca su sollecitazione del pm Stefano Luciani ha rievocato un incontro dell’estate del 1995 con il boss Matteo Messina Denaro, tuttora latitante. Mentre parlava di orologi, Matteo Messina Denaro avrebbe detto a Brusca che Giuseppe Graviano ( boss di Brancaccio condannato per le stragi del 1992 e 1993) avrebbe visto un orologio prezioso del valore di 500 milioni di lire “al polso di Silvio Berlusconi in un incontro a quattr’occhi (…) non lo aveva visto su una rivista”. Matteo raccontava a Brusca, secondo quest’ultimo: “Giuseppe Graviano gli ha visto un orologio a Berlusca, come lo chiamavano loro”. Perché il direttore Carboni ha deciso di non trasmettere questo spezzone video del processo (disponibile da ieri sera sul sito del Fatto)? Ecco la risposta.
“Perché è una notizia vecchia non c’era nessun intento censorio, tu stai registrando questa intervista, non è questo il modo”. Vorrei una posizione virgolettata del direttore del Tg1. Mi spieghi perché non avete mostrato
quel video?
Noi abbiamo sempre riportato quello che diceva Brusca. Direttore mi dispiace ma quando noi (dopo che La Stampa l’aveva relegata in un trafiletto, Ndr) abbiamo dato la notizia del verbale di Brusca il 17 dicembre del 2018, i Tg Rai non mi pare che l’abbiano riportata. Comunque ora Brusca ha ripetuto quel racconto ( de relato e tutto da riscontrare, ndr) su un incontro di Berlusconi con Graviano in aula davanti alle telecamere del Tg1. Vorrei solo sapere se il Tg1 mostrerà agli italiani quel video Non ho nessun pezzo su Brusca in scaletta alle 17 e 21, in questo momento, ma non è questo il modo di approcciare questa questione. E il Tg2 lo ha mostrato?
Il Tg2 non c’era
Ma scusa il Tg4 cosa ha fatto? Non c’erano le telecamere del Tg4 in aula c’era solo la Rai e la mia, perché sto girando un documentario. Poi se mi chiedi perché Rete 4 non la mostra io ti rispondo che è ovvio: Berlusconi è l’editore.
Non c’era nessun intento censorio. Altrimenti non avrei mandato la telecamera.
Quando hai inviato la telecamera non potevi sapere che Brusca avrebbe parlato di Berlusconi. Ma la notizia era stata già data Sì ma solo dal Fatto. La Rai non l’ha mai ripresa. Brusca dice per la prima volta questa cosa in aula a un pm e a un Tribunale perché il Tg1, che ha le immagini, non le trasmette?
Va bene, io ora devo andare buona serata.
Non avevo nessun intento di nascondere la notizia. Altrimenti non avrei mandato la telecamera