Dalla “lebbra” al “vomito”: il crescendo dei “cugini” nella sfida con Palazzo Chigi
Le affermazioni dopo il 4 marzo
Le
relazioni franco-italiane sono tese da diverso tempo. Anche prima dell’arrivo al governo di Lega e M5S. Nel marzo 2011l’ambasciatore francese fu convocato dal governo Berlusconi nel quadro della scalata di Lactalis a Parmalat. Ma il declino dei rapporti di amicizia si intensifica dopo le elezioni di marzo 2018.
Il 12 giugno, qualche giorno dopo l’ins ed iamento del governo Conte, Emmanuel Macron denuncia “il cinismo” e “l’irresponsabilità” del governo italiano a proposito del rifiuto di accogliere la nave Aquarius coi suoi 630 migranti a bordo. Il portavoce de La Republique en Marche, Gabriel Attal, dice che la posizione italiana “fa vomitare”. E così l’ambasciatore a Roma viene convocato e Salvini esige delle scuse.
In un crescendo continuo, il 21 g iu gn o Macron, in un discorso a Quimper, in Bretagna, rincara la dose rivolgendosi ai populisti, soprat- tutto italiani: “Li vedi in aumento, come la lebbra, in tutta Europa, in Paesi in cui pensavamo fosse impossibile vederli riapparire. E fanno le peggiori provocazioni, e nessuno, nessuno è scandalizzato”. Un discorso da leader politico, evidentemente, più che da capo di Stato.
Il commissario europeo, Pierre Mo scovi ci, già ministro delle Finanze francese, il 19 settembre confessa che “per la prima volta ho paura” davanti all'ondata populista che sta travolgendo l’Europa: “Non c’è Hitler, ma dei piccoli Mussolini”.
L’attacco successivo è di ottobre: una clip del governo francese invita i cittadini a votare per le elezioni europee scegliendo tra “unione o divisione” e mostrando come emblemi negativi Matteo Salvini e Viktor Orban. Salvini risponderà subito su Twitter: “Mi utilizzano come bersaglio, ma devono avere paura”. Il 7 gennaio , dopo la “lettera aperta ai Gilet gialli” da parte di Di Maio, la ministra agli Affari europei d’Oltralpe Nathalie Loiseautwitta serena: “La Francia si guarda bene dal dare lezioni all’Italia. Salvini e Di Maio imparino a fare pulizia in casa loro”.