Sgomberato “Asilo occupato” Sei accusati di terrorismo e scontro interno tra i 5 Stelle
TORINO La palazzina del quartiere Aurora
della polizia è scattato all’alba a Torino. Alcuni hanno cercato di resistere, altri sono saliti sul tetto. Alla fine, però, uno dei centri sociali della città, “L’Asilo occupato”, è stato sgomberato mentre sei anarchici sono stati arrestati dalla Digos. Secondo gli investigatori i sei sono responsabili di ventuno episodi qualificati come “attentati”, come l’invio di plichi esplosivi (di cui uno all’Ambasciata di Francia a Roma) e come i sei ordigni piazzati davanti gli uffici postali di Torino, Bologna e Genova, tutti “manufatti” in grado di provocare danni e ferite. Le ipotesi di reato sono associazione sovversiva, istigazione a delinquere e detenzione, fabbricazione e porto di ordigni esplosivi. “È un’operazione esemplare e importante sia dal punto di vista investigativo sia per l’ordine pubblico della città - ha spiegato il questore Francesco Messina -. Il gruppo esercitava un atteggiamento di controllo del territorio e condizionava la vita del borgo”.
“GIUSTIZIA È FATTA, centro sociale sgomberato e delinquenti in galera”, ha twittato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Il Movimento 5 Stelle si spacca. Chiara Appendino ha ringraziato le forze dell’ordine, gesto che non è piaciuto ad alcuni consiglieri M5s: “I toni trionfalistici con cui la sindaca ha accolto lo sgombero dell’Asilo Occupato non mi appartengono”, ha detto Damiano Carretto che le chiede di “sollecitare le forze dell’ordine nel combattere le vere piaghe sociali di quell'area: spaccio e criminalità organizzata”. Seguono questa linea le sue colleghe Daniela Albano e Maura Paoli. In disaccordo con loro il senatore Alberto Airola: “Ho sempre stimato chi si rimbocca le maniche per la comunità e alcuni centri sociali funzionano davvero in questo senso. Non è certo il caso dell'Asilo occupato di via Alessandria” che veniva usato “come base per contestare, dare asilo a spacciatori e imbrattare il quartiere con scritte sui muri e atteggiamenti aggressivi”.