Un trio così vecchio che se fosse vivo Claudio Villa sembrerebbe Iggy Pop
(DIS)ACCORDI Tra i peggiori: Il Volo, Federica Carta e Shade. Evanescente pure Irama ma
Mario Calabresi che se ne va, Fazio & Augias che giocano ai martiri. Son tempi duri per Repubblica e, conseguentemente, per la libertà (che come noto coincide con il Gruppo Espresso). Mancava solo Michele Serra, che sperava di attirare più attenzione col suo monologo (carino, ma moscio) scritto per Claudio Bisio. Invece è stato surclassato da Pio e Amedeo. Son lontani i tempi in cui Serra sbancava l’Ariston nel 1989 vergando i testi per Beppe Grillo. Ieri ho parlato delle canzoni migliori del Festival. E le peggiori? Per molti è Achille Lauro, in questi giorni a metà strada tra l’esaltazione a casaccio e la fucilazione preventiva. In realtà la sua canzone è meno orrida della sua media (infima) e una sua efficacia ce l’ha. Certo è emblematico come oggi possa sembrare “ribelle” uno che, per elemosinare un po’ di fama, sale sul palco più nazionalpopolare d’Italia (e questo può starci) oppure litiga a Pechino Express con Antonella Elia (e questo ci sta molto meno). Nei bassifondi della classifica ci sono gli “indipendenti di professione” tipo Motta, Ex-Otago e Zen Circus: è chiaro che sono molto meglio di Einar, ma è un po’ poco per gridare al miracolo. Ancor più per chi ricorda che, un tempo neanche troppo lontano, la scena “indie” voleva dire CSI, Afterhours, Mar- lene Kuntz, Scisma, Estra e mille altri. State però tranquilli: c’è di peggio. Tipo Il volo, un trio così musicalmente vecchio che se fosse ancora vivo Claudio Villa sembrerebbe Iggy Pop. Parafrasando l’ epica pagina Facebo ok“Musica dem merda ”, quando pensate di avere un lavoro frustrante ricordatevi sempre che c’è gente che sta peggio: c’è, per esempio, chi fa il fonico del Volo. O di Federica Carta e Shade, che cantano Senza farlo apposta: in tutti i sensi, però. Anna Tatangelo non pervenuta, come pure gli iper-evanescenti Irama, Einar, Nigiot ti eGhem on. Affascinante anche il reggae salentino dei Boombadash, che fa venire una voglia insopprimibile di bombardare a tappeto la Giamaica. Peraltro senza colpe.