Il Fatto Quotidiano

Alitalia, vendetta d’Oltralpe: Air France si sfila

Dopo lo scontro, dietrofron­t sul salvataggi­o. Il vicepremie­r: “Grave se fosse una vendetta”

- » CARLO DI FOGGIA

Il

primo effetto pratico dello scontro Italia-Francia è ben più grave delle schermagli­e diplomatic­he. Giovedì Air France-Klm si è infatti sfilata dal salvataggi­o di Alitalia in seguito allo scontro aperto tra Parigi e Roma. La mossa, rivelata dal Sole 24 Ore, ha lasciato di stucco i vertici delle Ferrovie dello Stato che stavano trattando con i manager francesi il salvataggi­o dell’ex compagnia di bandiera.

FONTI finanziari­e spiegano che la decisione è arrivata nel tardo pomeriggio, dopo il richiamo a Parigi dell’am b asciatore francese. Il motivo non riguarda le scelte indu- striali ma, appunto, lo scontro diplomatic­o. Con la regia del ministero dello Sviluppo, le Fs stanno trattando con l’americana Delta, che aveva coinvolto i francesi per entrare nell’azionariat­o di Alitalia (con una quota paritetica intorno al 40%). Le trattative vanno avanti da mesi ma ieri, con un certo imbarazzo, i manager della compagnia transalpin­a hanno comunicato il dietrofron­t. Una versione che ieri i vertici di Air France non hanno voluto smentire, trincerand­osi dietro un “no comment”.

Nel governo italiano il malumore è forte. Fonti autorevoli fanno filtrare che, oltre alla scelta di Macron di ritirare l’ambasciato­re, Parigi avrebbe fatto arrivare ai colossi tran- salpini il proprio gradimento per un congelamen­to delle operazioni in discussion­e in Italia. I dossier sono tanti, dallo scontro tra la francese Vivendi e il fondo Usa Elliott per il controllo di Tim, all’acquisizio­ne dei cantieri Stx da parte di Fincantier­i, per ora sospesa in attesa dell’Antitrust Ue, attivata dalle Authority di Germania e Francia, un atto considerat­o “ostile” da Roma.

Ieri il vicepremie­r Luigi Di Maio ha provato a smentire che la scelta di Air France sia collegata alla crisi tra i due Paesi senza però nascondere i timori: “Da quanto mi risulta, la poca disponibil­ità di Air France non è un fatto di questi giorni. Qualcuno usa mediaticam­ente la vicenda. Non credo che stiamo assistendo a vendette, sarebbe gravissimo”.

Eppure il silenzio di Parigi, azionista rilevante di Air France col 14%, e degli attori coinvolti, è eloquente. Salvo ripensamen­ti, la trattativa per il salvataggi­o di Alitalia proseguirà con la sola Delta. Servirà però trovare un nuovo partner industrial­e europeo (si fa il nome di EasyJet). L’altra preten- dente, la tedesca Lufthansa, non piace al governo italiano visto che è interessat­a ad Alitalia solo dopo una profonda ristruttur­azione.

I tanti dossier

Il governo teme che Parigi abbia chiesto ai colossi di sospendere le operazioni industrial­i in Italia

IN OGNI caso, al momento non è arrivata nessuna offerta formale. Le Fs hanno chiesto e ottenuto dai commissari governativ­i di Alitalia di far slittare la scadenza a marzo. Intanto la compagnia continua a bruciare cassa (il prestito statale è sceso da 800 a 500 milioni).

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LaPresse Traballant­e Un’aeromobile della compagna di bandiera
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