Il Fatto Quotidiano

ACQUA, È IL MOMENTO DI MOBILITARS­I

Da 8 anni (e da 5 governi) aspettiamo una norma che recepisca il referendum del 2011

- » ALEX ZANOTELLI

In questi mesi ci giochiamo tutto sull’acqua. Serve una mobilitazi­one forte perché il Parlamento finalmente approvi una legge sull’acqua che rispetti il Referendum del 2011. In quell’occasione 26 milioni di cittadini hanno votato per togliere l’acqua al mercato, perché su un bene così scarso e prezioso non si può fare profitto. Dopo otto anni e ben cinque governi, ancora aspettiamo una legge. Anzi, tutti e cinque hanno favorito la privatizza­zione dell’oro blu.

Ma i comitati per la gestione pubblica dell’acqua, insieme al Forum, non hanno mai smesso di ricordare alla politica il dovere di obbedire al Referendum, perché l’acqua è un bene comune fondamenta­le, oggi messo in pericolo dal surriscald­amento del pianeta. Ecco perché le multinazio­nali cercano di mettere le mani sull’oro blu, per venderlo come il petrolio.

Per fortuna papa Francesco nell’enciclica “Laudato Si” ha ricordato a tutti che “l’a cc es so a ll ’ acqua potabile e sicura è un diritto umano, essenziale, fondamenta­le e universale perché determina la sopravvive­nza delle persone. È un diritto alla vita”. Un termine, vita, in campo cattolico usato per l’aborto e l’e ut ana si a. “Un’affermazio­ne di radicale importanza – afferma la teologa americana Christiana Peppard –, un contributo essenziale al dibattito pubblico nell’era della globalizza­zione economica”.

Solo con i governi Renzi e Gentiloni la commission­e Ambiente della Camera aveva preso in consideraz­ione la leg- ge di Iniziativa Popolare, proposta dal Forum e dai Comitati, ma l’aveva poi stravolta. E noi l’avevamo ripudiata. Ora con il governo giallo- verde la Commission­e Ambiente della Camera ha di nuovo ripreso in mano il testo originale della legge e il 30 gennaio scorso l’ha approvato. E nella prima settimana di marzo questo disegno di legge verrà discusso alla Camera.

È un momento cruciale. Il Disegno di Legge prevede la ripubblici­zzazione dell’a c qu a con il meccanismo dell’Azienda Speciale (come abbiamo a Napoli) e avrà una forte opposizion­e in Parlamento. Per questo il Forum dei movimenti per l’acqua invita i rappresent­anti dei Comitati all’Assemblea Nazionale di Roma il 23 febbraio al Millepiani Coworking. È un momento storico, per cui lanciamo un pressante appello a:

– Comitati dell’acqua, perché facciano pressione sui parlamenta­ri della propria regione;

– Cgil, Uil, Cisl, perché si schierino per la gestione pubblica dell’acqua e premano sul Parlamento;

– Acli, Agesci, Azione Cattolica, ecc.. perché, come si sono spesi per il Referendum, si impegnino ora per la nuova legge;

– Conferenza Episcopale Italiana (Cei), perché sulla scia di papa Francesco, prenda posizione sulla ripubblici­zzazione;

– Parroci e sacerdoti, perché aiutino i fedeli a capire, con le parole di papa Francesco, quanto sia importante la ripubblici­zzazione dell’acqua; – Giornalist­i, perché aiutino a rompere il silenzio mediatico su questo tema;

– Cittadini, perché facciano sentire la loro voce utilizzand­o tutti i mezzi a loro disposizio­ne.

Credenti e laici, insieme, possiamo ottenere una prima grande vittoria per il più importante dei beni comuni. L’Italia sarebbe la prima nazione Ue a farlo, un esempio che potrebbe trascinare il resto dell’Europa. Diamoci da fare per questa legge che ripubblici­zza l’acqua, che è la Madre della vita. È mai possibile privatizza­re la madre? Diamoci da fare perché vinca la vita.

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