“Da Renga fesserie contro le cantanti: l’ha sentita Arisa?”
■Musica & Gender: polemiche dopo la frase sulla “supremazia canora maschile” Lui: “Mi sono incartato...”
una stronzata rara, ahahah!”. La voce di Mara Maionchi non sarà delle più melodiose, ma la sua risata è una sentenza. Lo sventurato Francesco Renga, invece di andare a dormire dopo la quarta serata sanremese, ha concionato al Dopofestival sulla supremazia canora tra i sessi. A chi gli chiedeva un parere sulla scarsa presenza femminile nella competizione, aveva risposto: “È una questione fisica, di vocalità. La voce maschile è più armoniosa, le voci femminili belle, aggraziate, sono di meno. Non è un caso che ci siano molti più cantanti maschi, non è una questione di… sesso, è che la voce maschile, all’orecchio umano, ha una gradevolezza diversa. Le voci femminili hanno delle frequenze diverse, quindi all’udito vengono apprezzate solo quando sono veramente molto speciali”. Il gelo aveva avvolto lo studio. Baglioni aveva invitato subito chiunque a dissociarsi, con il gaffeur che ieri è stato costretto a diffondere una nota di scuse. Mara, Renga ha spiegato di essersi incartato con un concetto tecnico. Ammette di aver sbagliato, non vuole essere strumentalizzato...
È una barzelletta quella sulla voce femminile. Si è soffermato ad ascoltare Arisa, che lì all’Ariston ha fatto sfoggio di potenza e precisione? Ha sentito che ugola? E la grinta della Berté, che ha dato smalto a un pezzo non indimenticabile?.
E Patty Pravo?
Stiamo diventando tutti molti vecchi. Ci fosse stata la Zanicchi, forse...
Per Renga non ci sono tutte queste dee in giro...
Se parliamo di Festival, ricordiamoci che al centro della gara c’è la canzone. Magari non ce n’erano così tante già pronte in questo periodo da affidare a interpreti femminili. I brani adatti non nascono a comando.
Renga aveva tirato in ballo una ricerca scientifica.
È come decidere se sia meglio Aretha o Ray Charles. È una tesi indifendibile.
Che avrebbe detto Gianna Nannini, una delle sue grandi scoperte?
Da brava toscana l’av r e bb e preso per il culo a vita. Ma come gli è venuta fuori una cosa del genere? Era stanco? Non si può essere così tranchant. E ha rischiato di giocarsi una bella fetta del suo pubblico, per giunta.
Chi le è piaciuto? Nigiotti, e non perché l’abbia seguito io a XFactor. Ha cantato con grande impeto. Ultimo è già molto bravo alla sua età, e ho apprezzato i Negrita con Ruggeri. Niente male anche gli Zen Circus.
È attenta ai giovani e agli indipendenti.
Nel mio programma per Sky, Mara impara, ho davvero capito tante cose sulla nuova generazione di artisti. Calcutta, Salmo, Cosmo. Io ho una certa età, ma non posso fossilizzarmi sulla mia epoca. Ci sono nuovi De Gregori, in giro. Il mio amico Achille Lauro mi ha aiutato a decifrare gli sce- nari contemporanei. Noi vecchi dobbiamo essere umili: sa in quanti dicevano che Battisti cantava male?
C’è un esposto di una band che aveva chiesto l'esclusione di Lauro per una linea di chitarra in “Rolls Royce". Achille è un ragazzo molto preparato, non uno sprovveduto. Trovo difficile che si fosse esposto in modo incauto. Mi è anche piaciuta la sua performance con Morgan, che resta il miglior giudice di sempre di XFactor.
E lei, Mara? Ha commentato Sanremo per RTL102.5, si è spesa a "Italia's Got Talent”, ma tutti la rivorrebbero a “XFactor”.
Non ho deciso, ma non ho detto un no definitivo. Il problema è che faccio una fatica fisica e psicologica a sentirmi responsabile del futuro dei ragazzi. Basta un consiglio sbagliato e l’occasione della vita può sfumare. Al tempo stesso, sono stata orgogliosa di vedere Anastasio all’Ariston e del lavoro che sta facendo Licitra con la vedova di Pavarotti. Insomma, vedremo.
LA FRASE INCRIMINATA
La voce maschile è più armoniosa, gradevole; quelle femminili dolci e belle sono invece poche, molte di meno