Al bando l’acrilammide
Lo scorso aprile è entrato in vigore il Regolamento Ue 2017/2158, che obbliga cuochi, pasticceri ed industrie a ridurre i livelli di acrilammide nei loro prodotti. Si tratta di una sostanza genotossica e cancerogena che può formarsi, in modo del tutto naturale, durante la cottura dei prodotti, atemperture superiori a 120 gradi, che contengono amido come patate, cereali, caffè, pane, pizza, biscotti e fette biscottate. Pur non prevedendo un limite di legge, sono stati introdotti valori guida (per le patatine fritte in busta si passa da 1.000 a 750 mcg/kg), mentre le aziende sono obbligate a monitorare le temperature di cottura e a verificare la situazione attraverso analisi periodiche. Ma non sono previste multe per i produttori inadempienti.