Daimler, utili in calo e il caso Geely da gestire
eILGRUPPO Daimler chiude il 2018 con un record commerciale: 3,352 milioni di veicoli venduti a marchio Mercedes, Smart, Daimler Truck e Mercedes benz vans, ma la crescita del fatturato fino a 167,4 miliardi si abbina a una battuta di arresto dell'utile netto, pari a 7,6 miliardi, in calo di ben il 29% rispetto al 2017. Il meccanismo virtuoso degli alti margini, che ha fatto dell'industria del lusso automobilistico tedesco un caso di scuola, si attenua per ragioni che vanno ben oltre le spese di ricerca e sviluppo, ammortizzate in quinquenni, o per il costo degli aggiornamenti tecnologici richiesti dalle nuove normative anti emissioni. Per Daimler ora la necessità è un nuovo raggio competitivo sul mercato. Ovvero, alleanze da gestire. Tocca a Dieter Zetsche, presidente e ceo del Gruppo, uscire allo scoperto a margine della conferenza di presentazione del bilancio: “Siamo in trattative con Geely su altri ambiti che hanno una dimensione più grande”. Ma non si tratta del progetto di car sharing e, comunque, non di un partner qualunque. Dodici mesi fa il presidente di Geely, Li Shufu, ha acquisito il 9,69% del capitale di Daimler, diventando azionista di maggioranza, con un investimento di circa 7,5 miliardi di dollari. Una scalata ostile che ora potrebbe dargli la forza per imporre sinergie tra Mercedes e i marchi che controlla, Lotus e soprattutto la svedese Volvo. Formalmente tutto tace, ma non a Berlino, dove il governo sta studiando misure protezionistiche per garantirsi la possibilità di acquisire partecipazioni in aziende nazionali, tra cui quelle del settore automobilistico. Per contrastare acquisizioni straniere.