Una svolta a sinistra è la tattica migliore: a destra vince la Lega
Il Movimento non è in una posizione facile. Staccare la spina all’esecutivo rischia di essere un boomerang, perché i 5 Stelle potrebbero trovarsi di fronte a un Abruzzo 2.0 se si votasse nel giro di pochi mesi. Il Movimento paga il fatto di essere strutturato come partito perfetto per l’opposizione, facendosi forza con argomenti largamente condivisi a destra e a sinistra, per esempio la trasparenza o la lotta contro gli sprechi. Adesso mantenersi alti nei consensi è difficile, perché governare significare sempre scontentare qualcuno. E così anche temi forti come il reddito di cittadinanza o il Tav hanno finito per spaccare quel 30 per cento di consensi. I sondaggi e i flussi elettorali dicono però che il Movimento, se vuole crescere, ha molto più spazio a sinistra, perché quella crisi di leadership che c’era a destra negli anni dell’ascesa grillina adesso è stata colmata da Salvini, che riesce pure ad attrarre l’ala più a destra dello stesso Movimento. Virare a sinistra, recuperando alcuni temi storici dei 5 Stelle – come il Tav o il lavoro – sarebbe la tattica migliore, anche se implica un progetto che ha bisogno di essere a medio-lungo termine per essere credibile. Questa strada aiuterebbe anche a smarcarsi da Salvini, percepito come il vero leader del governo