Il Fatto Quotidiano

Una pallottola per 50 Cent Lo “scherzo” di un poliziotto

- » LORENZO CIPOLLA

Se incontrate il rapper 50 Cent sparate a vista. A dirlo non è stato il componente di un gang rivale in una faida i n t er n a alla scena musicale rap s t a t u n itense – che vanta vittime illustri, come Tupac Shakur nel 1996 e Notorius B. I. G. Ma, come riporta il quotidiano on line Daily News, sarebbero le parole del viceispett­ore della polizia di New York Emanuel Gonzalez. Comandante del 72esimo distretto a Brooklyn, Gonzalez è sotto indagine con l’accusa di minaccia alla vita del musicista e attore di colore newyorkese, come ha rivelato alla Cnn il sergente del New York Police department (NYPd) Jessica McRoire.

LA FRASE INCRIMINAT­A risale allo scorso 7 giugno. Durante una chiamata alla stazione di polizia, l’investigat­ore avrebbe consigliat­o ai suoi agenti di fare fuoco sul rapper. In seguito non ha smentito l’accaduto ma ha sostenuto si trattasse di una battuta detta per scherzo. Postando sui social l’articolo del Daily News, 50 Cent ha scritto: “Questo Emanuel Gonzalez è un poliziotto corrotto che abusa del suo potere. La cosa triste è che quest’uomo ha ancora un distintivo e una pistola”. Ha aggiunto inoltre che si muoverà per vie legali. Le parole di Gonzalez non brillano per tempismo. Da cinque anni a questa parte la società americana è più attenta e sensibile di fronte agli episodi di violenza della polizia nei confronti delle persone di colore. Le morti di Trayvon Martin nel 2012, Michael Brown, Eric Garnier soffocato durante l’arresto e Tamir nel 2014, quella di Saheed Vassel nel 2018 uccisi da agenti di polizia hanno scosso l’opinione pubblica e portato alla nascita, nel 2013, del movimento di protesta afro- americano “Bl ac k Lives Matters”, che si batte contro la brutalità delle forze di sicurezza e la schedatura razziale.

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