Il Fatto Quotidiano

Pelé, Kiara, Tattoo e L’Evento: le elezioni più pazze d’Italia

Mazara del Vallo Domenica prossima si vota in provincia di Trapani Partiti esplosi e candidati improbabil­i: pare uno spettacolo circense

- » TOMMASO RODANO

Sono le elezioni più pazze d’Italia. Domenica 28 aprile Mazara del Vallo sceglie il nuovo sindaco. Provincia di Trapani, una città baciata dal mare con 51 mila abitanti e 43 mila elettori. I candidati al consiglio comunale sono la bellezza di 374: ce n’è uno (quasi) ogni 100 votanti; sono divisi in 16 liste a sostegno di 6 aspiranti sindaci. Le elezioni – se ne deduce – sono un circo colossale: hanno mandato la richiesta per fare gli scrutatori nei seggi 2.465 mazaresi, uno ogni 20.

Gli schieramen­ti tradiziona­li sono esplosi. La Lega va da sola e lascia Forza Italia al suo destino. Matteo Salvini il 26 aprile sarà in piazza a sostegno del candidato Giorgio Randazzo, nella città con la più grande comunità tunisina

Tutti schierati

In una città con 43 mila elettori, 374 sono in lista: c’è un politico quasi ogni 100 votanti

d’Italia: chissà cosa dirà dei migranti africani. Poi c’è il Pd. O meglio ci sarebbe: il simbolo di partito non sarà presentato e i candidati sono sparpaglia­ti ovunque; nelle liste civiche ma pure nella Lega.

E POI IL COLORE. Tanto, su manifesti e santini. Il lettore deve sapere che a Mazara si conoscono tutti e i cognomi tendono a ripetersi: nelle liste ci sono 21 Giacalone e 11 Asaro. Quindi si deve lavorare di fantasia. Per esempio ci sono due candidati di nome Vito Asaro, uno con la civica “Volare”, l’altro con l’Udc. Per votare il primo bisogna scrivere sulla scheda il soprannome “Pelé”. El Rey del fùtbol. L’altro Vito, altrettant­o sobrio, si fa chiamare invece “L’Evento”. Una candidatur­a biblica. Ma sono splendidi pure gli slogan. Come quello dell’ex assessore Vincenzo Calafato:“Se sei incazzato vota Calafato”. Non fa una piega. Poi c’è Vito Ganciano detto “Tattoo” che promette: “Se la tua fiducia sarà grande, la mia disponibil­ità non avrà limiti”. Ecco, forse poteva fare un po’ meno. Nella stessa lista (#diventeràb­ellissima) si candida anche Chiara Vassallo, detta “Kiara” (per non fare confusione). Maria Mazzagatti invece sul suo manifesto scrive le parole definitive: “L’uomo giusto per Mazara! Per il Consiglio comunale: Vota una donna”. L’importante è avere le idee chiare. Buon voto a tutti i mazaresi. L’aula

della Chiesa Valdese non ha potuto contenere le centinaia di persone accorse al funerale di Massimo Bordin, esponente storico di Radio Radicale. I suoi compagni, i giornalist­i e politici di ogni opinione, da Emma Bonino a Fausto Bertinotti, da Paolo Mieli ad Adriano Sofri. Tra i presenti anche i due ex Nar Mambro e Fioravanti.

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L’ex comunista Emanuele Macaluso, 95 anni, abbraccia Emma Bonino, storica leader radicale. “Era un amico, un vero amico” dice Macaluso
Trattativa e generali La vecchia guardia L’ex comunista Emanuele Macaluso, 95 anni, abbraccia Emma Bonino, storica leader radicale. “Era un amico, un vero amico” dice Macaluso
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