Ape social Le vittime di una misura ingiusta e dalla coperta troppo corta
VI SCRIVO PER ESPORRE IL MIO CASOdopo numerosi tentativi di risoluzione non andati a buon fine sull’Ape social. L'anticipo pensionistico sociale prevede che possano andare in pensione tutte le categorie di lavoratori, esclusi i commercianti. Purtroppo a volte rientrano nella categoria commercianti anche persone che in realtà non lo sono, come è capitato a me, e non capisco perché Salvini o Di Maio non abbiano modificato questo meccanismo. Io ho lavorato 33 anni consecutivi per un'azienda che poi si è trasferita all'estero, così sono rimasta senza lavoro e senza stipendio. In seguito sono riuscita a lavorare 4 mesi come coadiuvante versando altri contributi 16 anni fa. A causa di questi 4 mesi io rientro nella categoria dei commercianti e in base alla legge attuale non ho diritto all'Ape social. Io compio 65 anni a luglio 2019, con la legge Fornero dovrei andare in pensione a 67 anni, se non oltre. Penso che dopo aver versato per anni i contributi questa sia un'ingiustizia. PASQUALINA MORETTI
GENTILE SIGNORA MORETTI, quella che lei chiama ingiustizia non è altro che il welfare caratterizzato da un importante aspetto: una coperta troppo corta che non riesce ad accontentare tutti per mancanza di quattrini. L’Ape sociale è un’indennità pagata interamente dallo Stato (cioè senza alcuna penalità sul futuro assegno pensionistico) ed erogata dall’Inps. E anche se l’ultima legge di Bilancio l’ha prorogata (è una misura introdotta dal governo Renzi), i paletti che la contraddistinguono restano molti, proprio per contenere la platea dei possibili beneficiari. Per ottenere l’Ape social occorre, infatti, aver compiuto almeno 63 anni e aver versato 30 o 36 anni di contributi entro la fine del 2019. E ancora: il richiedente deve essere un disoccupato “involontario”; occuparsi di un parente malato; essere invalido almeno al 74%; essere un lavoratore dipendente addetto a mansioni gravose e usuranti che devono, comunque, essere state svolte per almeno 6 anni. Limitazioni che, ad esempio, l’Anticipo pensionistico volontario invece non ha, dal momento che questa misura si ottiene grazie a un prestito bancario che il pensionato si paga da solo. Per superare la legge Fornero, come si sa, il governo gialloverde ha puntato su Quota 100, la misura per cui – insieme al Reddito di cittadinanza – sono stati destinati 38 miliardi di euro per il triennio 2019-2021. L’obiettivo è erogare entro maggio 50 mila assegni per le uscite anticipate.