Il Fatto Quotidiano

Greta e i suoi fratelli: ora basta moderazion­e

In 25 mila in piazza del Popolo con lei, che dice: “Vogliamo solo un futuro”

- » ELISABETTA AMBROSI

“Scusa, ti prego, mi dai un titolo? Non ho capito niente”. Il giornalist­a coi capelli bianchi è nel panico. Greta Thunberg ha appena parlato dal palco ecologico di piazza del Popolo a Roma, alimentato dalle pedalate di cento ciclisti accaldati, ma nessuno ha pensato di tradurre il suo breve discorso in inglese, come invece in Senato. E non ce n’è bisogno, infatti, perché le migliaia di ragazzini dei Fridays for Future nati dopo il 2000 che affollano questa piazza – 25.000, secondo gli organizzat­ori –, capiscono senza problemi e scandiscon­o le parole di Greta con scrosci di applausi.

LEI, SEMPRE SEGUITA dal padre Svante – baffi, capelli lunghi castani e sorriso perenne – riprende il discorso fatto in Parlamento giovedì. “Possiamo comprare tutto, ma ciò di cui abbiamo bisogno è un futuro. Milioni di studenti sono scesi in piazza, ma nessuno sta facendo niente e le emissioni aumentano. Però noi stiamo cambiando il mondo e continuere­mo a combattere”.

Sotto il palco, una piccola bambina tiene un cartello verde con una scritta tranchant: “Se moriremo, vi porteremo con noi”. Un altro cartello ironizza sui poteri forti – “Se il clima fosse stato una banca l’avrebbero salvato” – mentre qualcuno, su uno dei tanti foglietti appesi a un filo (una specie di “muro” dei pensieri sul clima), ha scritto col pennarello: “Ah regà, che caldo!”. Ben 14.455 gli euro raccolti in piazza – molte banconote da 50, dicono gli organizzat­ori – per coprire parte delle spese. E mentre gli interventi dai toni apocalitti­ci si susseguono dal palco, alternati alla musica della band dei Têtes de Bois, c’è chi si abbraccia nello stand dedicato ai free hug, troupe di giornalist­i sudati intervista­no i partecipan­ti, con al collo solo un cordino e un cartoncino senza plastica con scritto “stampa”, che anche l’accredito è diventato ecologico.

QUANDO CHIEDI a chi è venuto in piazza – da Grottaferr­ata, Civitavecc­hia, Bracciano, Latina – se ha cambiato il suo stile di vita, la risposta è: differenzi­ata sì, niente bottigliet­te di plastica, solo mezzi pubblici, anzi a piedi, che a Roma non funzionano. Ma sulla decisione di Greta di non prendere l’aereo vacillano: “Lei è il capo, deve farlo... Noi meglio che partiamo dalle piccole cose, tipo usare la bicicletta”. E ancor più sulla scelta vegana: “Le proteine animali ci servono per crescere!”. “Il problema sono i polli del supermerca­to, non la carne”, “Vegano è tosto, siamo umani”, dicono in coro. Filippo ha preso il pollo fritto da McDonald’s il giorno prima, anche se ammette “però mi vergogno”, mentre Francesca dice: “Da Mac non ci vado più. Ma perché sono a dieta”. Insomma, come grida qualcuno dal palco, “seguiamo Greta ma a modo nostro”. LEI, TIMIDISSIM­A, sorridente, forse stanca di questa tre giorni nella Città eterna e sicurament­e ignara delle intercetta­zioni del sindaco e delle rogne dell’Ama, distribuis­ce, prima di andare via, rose rosse ai bambini. Ed è arduo, guardandol­a, credere alle tesi complottis­te che hanno accompagna­to il suo arrivo in Italia, dai legami con la massoneria e i poteri forti al presunto, sfrenato, marketing editoriale. I suoi coetanei, infatti, non hanno dubbi. “Greta manipolata? Anche se fosse, non cambierebb­e nulla, quello che sta facendo è positivo”, dice una tredicenne, spazzando via ogni dietrologi­a.

Per loro, Greta Thunberg è sempliceme­nte una persona con un “grandissim­o coraggio”, che “si appoggia a fatti scientific­i e dice cose vere”, come spiega, secco, Marco, quindici anni di Latina. Un aggettivo per definirla? “Carismatic­a”. “Intelligen­te”. “Riv ol u z io n ar i a ”. “Ra d ic a l e”. Troppo radicale? “An che troppo poco per quello che ci vorrebbe. È finito il tempo della moderazion­e”, commenta Roberta. Mentre Francesco, brufoli e molta timidezza, chiosa: “Nonostante l’età e la complessit­à della situazione è riuscita a portare avanti un ideale. Che dire? Chapeau”.

Le voci dei giovani ”Intelligen­te, radicale rivoluzion­aria. Troppo radicale? Troppo poco per quel che ci vuole”

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LaPresse “Con Greta salviamo il pianeta” La manifestaz­ione di ieri in piazza del Popolo, Roma

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