Il Fatto Quotidiano

I duri a Londra: “Blocchiamo tutto”

Extinction Rebellion, gli ultrà inglesi che preoccupan­o la Gran Bretagna

- » ROBERTA ZUNINI

Dopo una lunga parentesi in cui le protese si esaurivano con infiammati post sui social network, gli attivisti sono tornati a portare le loro battaglie pacifiche nelle piazze. Non solo Greta Thunberg ma anche il gruppo ambientali­sta radicale Ex t i nction Rebellion (XR, Ribellione contro l’estinzione).

NATO UN ANNO FA nel Regno Unito e propagatos­i in molti Paesi occidental­i tra i quali il nostro, il movimento ambientali­sta da giorni sta bloccando gli snodi più trafficati di Londra come il Waterloo Bridge, Marble Arch, la piazza di Westminste­r e Oxford Circus. Lo scopo è imporsi all’attenzione di quanta più gente possibile e di sfidare le istituzion­i e i media ma i ns t r ea m accusati di non informare adeguatame­nte sulla questione. Le forze dell’ordine hanno reagito arrestando finora circa 400 “ribelli”. Si tratta di un esito auspicato dagli stessi provocator­i per diffondere il metodo Xr. Se, come sembra, le proteste continuera­nno, e di conseguenz­a i fermi, la polizia metropolit­ana di Londra si troverà addirittur­a a corto di celle.

L’altroieri un gruppo di attivisti ha coinvolto anche la rete metropolit­ana e ferroviari­a, mentre un altro ha raggiunto la casa del leader laburista Jeremy Corbyn incollando­si fisicament­e alla recinzione che la protegge. Secondo Xr, Corbyn è “l’ultima speranza”. Ma il controvers­o leader di quanto resta della sinistra britannica si è rifiutato di parlare con gli attivisti.

“Noi da qui non ce ne andiamo finché non ci daranno ascolto" dice il cofondator­e del gruppo, Stuart Basden. I leader di Extinction Rebellionh­anno inviato anche una lettera alla premier Theresa May per chiedere di essere ricevuti. I due obiettivi principali del gruppo sono: emissioni zero entro il 2025 e creazione di assemblee permanenti e vincolanti di cittadini sui temi ambientali.

NONOSTANTE la giusta causa, numerosi commercian­ti iniziano a non poterne più perché i blocchi stradali stanno tenendo lontani i clienti. Secondo le stime c’è stato un crollo del 25% degli acquisti. “Lo spiegament­o di polizia messo in campo per rimuovere a forza i manifestan­ti è stato impression­ante”, ha titolato l’Evening Standard mentre il Quartz sottolinea: “Extinction Rebellion ha portato le proteste contro l’inazione politica nei confronti dei cambiament­i climatici a un nuovo livello: basta manifestaz­ioni rispettose, è ora di infrangere un po’ di leggi sbagliate”.

La disobbedie­nza civile potrebbe aumentare esponenzia­lmente nel Regno Unito come reazione al sistema uninominal­e secco che soffoca la voce di tutti quei cittadini che non votano per un partito con ambizioni maggiorita­rie. Nel 2017 mezzo milione di persone ha votato per i Verdi britannici ottenendo tuttavia solo un seggio in parlamento.

Extinction Rebellion ha goduto fin dalla fondazione dell’appoggio di un centinaio di accademici, e anche dell’arcivescov­o di Canterbury, che hanno firmato un invito all’azione nell’ottobre 2018 lanciato da Roger Hallam, Gail Bradbrook, Simon Bramwell e altri attivisti della campagna Rising Up! Il movimento trae ispirazion­e dai movimenti di base come Occupy, il movimento indipenden­tista di Gandhi, le Suffragett­e e Martin Luther King. Il 15 maggio a Milano è prevista una manifestaz­ione.

Ha portato le proteste sul clima a un nuovo livello: basta manifestaz­ioni rispettose, è ora di infrangere un po’ di leggi sbagliate

THE QUARTZ

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Rimozione La ribelle Xr a Oxford Circus

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