Crac Bagnoli, per Corte dei Conti 11 milioni di danno erariale C’è De Magistris tra gli “avvisati”
Citata anche l’ex sindaca Iervolino
▶SULLASPERANZA di riqualificare Bagnoli si sono sprecati diciassette anni e accumulati quasi 100 milioni di euro di debiti, fardello sui mutui del Comune di Napoli. Ed ora la magistratura presenta il conto del fallimento di BagnoliFutura spa, società al 91% comunale, nata per ridare vita all’ex area industriale e che invece l’ha accompagnata a morire. La procura regionale della Corte dei conti guidata da Michele Oricchio - pm Marco Catalano - ha riassunto in 44 pagine le ragioni di 11 inviti a dedurre per sindaci, assessori e dirigenti municipali, ex ed in carica, ipotizzando un danno erariale di 11.188.947 euro da dividere a fette di circa 932mila euro ciascuno (tranne i tre dirigenti ai quali si chiede più di 1 milione e 200mila euro). Mentre per un altro danno erariale di circa 33 milioni per la mancata acquisizione del complesso Porta del Parco, la procura contabile si riserva altre azioni. Tra gli 11 “avvisati” a controdedurre ci sono l’ex sindaco Rosa Russo Iervolino, e l’attuale, Luigi de Magistris. Quest’ultimo è chiamato in causa per la sua prima consiliatura (BagnoliFutura è fallita nel 2014). Secondo le indagini del comando provinciale della Finanza, de Magistris avrebbe contribuito al dissesto di BagnoliFutura attraverso un’altra speranza mai realizzata per Bagnoli: portare qui le regate e il quartier generale della Coppa America nel 2012 e 2013. Protocolli tra i vari soggetti pubblici e privati coinvolti individuarono in BagnoliFutura la titolare dei diritti dell’evento, spostato in extremis sul lungomare Caracciolo dopo il mancato nulla osta del ministero dell’Ambiente. “BagnoliFutura spa – si legge nell’atto notificato - ha sostenuto una serie consistente di costi finalizzati alla realizzazione di un evento sportivo (...) non strettamente connessi con gli esclusivi scopi sanciti dall’oggetto sociale”. De Magistris ne ha parlato a radio Kiss Kiss Napoli: “L’America’s Cup rilanciò l’immagine di Napoli nel mondo. Siamo tranquilli e chiariremo la correttezza del nostro operato”.