Il Fatto Quotidiano

Mondo al rovescio: Greta s’incazza per le canne di sua madre

- » NANNI DELBECCHI

Quanto va ripetendo Greta Thunberg sull’e me rg en za clima è incontesta­bile. Se lei è un fenomeno mediatico, chiediamoc­i cosa non lo è. Se è stato pensato a tavolino, compliment­i al tavolino. Viviamo nell’età del percepito. Percepisci e porta a casa. Inoltre, qualcosa di decisivo nel nostro tempo deve essere accaduto e il fenomeno Greta ne è la miglior prova. Il conflitto generazion­ale esiste dalla notte dei tempi ma per la prima volta si presenta a rovescio. I tutori delle regole e della mo

rale, i catoni censori sono i figli; gli irresponsa­bili, gli incoscient­i, i giamburras­ca sono i padri. Cinquant’anni dopo il ’68, il mondo si è davvero capovolto di 90 gradi. Non invidiamo questi millennial­s destinati a ereditare un pianeta sull’orlo del baratro, però non invidiamo nemmeno i genitori. “Papà, mi sbaglio o stamattina hai preso la macchina?” “Eh, sì” “Ma come? Mi avevi promesso di prendere solo la bicicletta” “Lo so Greta, ma avevo un appuntamen­to urgente. Scusa”. “Non mi interessan­o le scuse. Voglio i fatti”. “Ti prometto che è l’ultima volta”.“Sarà meglio”.“Mamma, ti sei fumata una canna?” “Ma no, Greta, che dici”. “E allora cosa sono questi mozziconi che ho trovato mentre ispezionav­o la differenzi­ata? La prossima volta almeno buttali nella carta”. “Greta, anche stasera resti a casa?”. “Per forza, devo finire di scrivere il discorso, poi devo rispondere al Papa e a Formigli”. “Ok. Allora noi andiamo”. “Buona serata. Ma mi raccomando: a mezzanotte in punto, qui”.

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