Il Fatto Quotidiano

Ostia, l’ospedale si sdoppia per far posto a due primari

MALASANITÀ Lo “spacchetta­mento” che aumenta i costi

- » LUCA TEOLATO

L’ex struttura complessa del Grassi - Anestesia e Rianimazio­ne - smembrata in unità semplici gestite dal vincitore del concorso e dal secondo arrivato

Una poltrona per due o meglio due poltrone per due unità operative anziché una. Non è uno scioglilin­gua, ma lo strano spacchetta­mento e depotenzia­mento dell’Unità operativa complessa (Uoc) di Anestesia e Rianimazio­ne dell’osp eda le Grassi di Ostia (Roma). Un caso sui generis, dal momento che, normalment­e, in tutti i nosocomi italiani esiste una singola Unità operativa di questo tipo.

INSOMMA, un bizzarro sdoppiamen­to che ha portato, oltre al raddoppiam­ento dei costi di direzione a causa della compresenz­a di due primari, anche alcune conseguenz­e immediate. Una su tutte la fuga dei medici che in massa hanno chiesto il trasferime­nto: 15 anestesist­i su 28, vale a dire più della metà. Uno sdoppiamen­to che, tuttavia, non è affatto piaciuto al sindacato di categoria che ha fatto ricorso al Tribunale del Lavoro di Roma. Mentre il consiglier­e regionale di Fratelli d’Italia Fabrizio Ghera ha presentato un’interrogaz­ione indirizzat­a al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il Movimento 5 Stelle ha depositato una mozione.

Questo originale unicum amministra­tivo inizia qualche anno fa quando, dopo il pensioname­nto dell’allora primario dell’Uoc dell’ospedale Grassi, nel 2015 viene indetto un concorso per la nuova direzione a cui partecipa, arrivando sencondo, anche il medico che nel frattempo era stato nominato come “facente funzioni” a capo dell’unità operativa complessa del Grassi.

Il vincitore del concorso è, invece, un luminare del campo: il professore Giorgio Della Rocca, pioniere dell’anestesia nella chirurgia toracica applicata al trapianto di polmone e che fu nell’equipe che realizzò il primo trapianto di polmone in Italia nel 1991.

POCHI MESI dopo l’esito del concorso, la Asl Roma 3 ha deciso però di sdoppiare la Uoc destinata a Della Rocca creando sostanzial­mente due unità operative semplici: una destinata al vincitore e una al secondo classifica­to, il dottore Fabrizio Marra, l’ex “facente funzioni” della Unità operativa complessa.

“Una decisione app aren teme nte inspiegabi­le quella della Asl visto che dapprima si è deciso di indire una procedura concorsual­e – scrive il consiglier­e regionale Ghera nell’interrogaz­ione – per la copertura dell’incarico di direzione della Uoc Anestesia e Rianimazio­ne e, successiva­mente, all’es ito della stessa, di assumere provvedime­nti di depotenzia­mento della Uoc, invece di conferire l’incarico, con le relative funzioni e competenze, per il quale era stata indetta la procedura originaria”.

Tecnicamen­te per spacchetta­re l’unità operativa in due è stato anche modificato l’atto aziendale con una forzatura, denuncia il sindacato. “Questo perché – spiega Ghera – il ritocco è stato fatto senza previa approvazio­ne regionale mediante decreto del commissari­oad acta”, mentre le linee di indirizzo formulate dallo stesso commissari­o lo prevedono.

Ma, in attesa che il Tribunale del Lavoro o la Regione valutino il curioso spacchetta­mento che, secondo gli addetti ai lavori sta generando solo tanta confusione organizzat­iva, a pagare sono i pazienti del reparto.

Effetti Lo spezzatino ha portato a un aumento dei costi e alla fuga dei medici Il ritocco è inspiegabi­le È stato fatto senza approvazio­ne regionale grazie al solo decreto del commissari­o ad acta FABRIZIO GHERA (CONSIGLIER­E REGIONALE)

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy