Il Fatto Quotidiano

La tesi di laurea di “trota” Solinas segreto di Stato

Dopo i dubbi sul suo percorso universita­rio, il governator­e nega l’accesso agli atti

- » MARCO PASCIUTI E TOMMASO RODANO

Il

“Trota sardo” colpisce ancora: la sua tesi di laurea è un “segreto di Stato”. Sul Fatto abbiamo raccontato il rapporto controvers­o del neoeletto governator­e Christian Solinas con l’università: un titolo di studio farlocco (secondo il ministero de ll ’ Is tr uzi on e) e poi una recente laurea in giurisprud­enza grazie a esami verbalizza­ti con 10 anni di ritardo. Ora c’è anche una tesi che nessuno può leggere.

IL PRESIDENTE della Sardegna infatti “non ha prestato il proprio consenso alla pubblicazi­one”, come si legge nella risposta dell’università di Sassari alla richiesta di accesso agli atti presentata dal Fatto. La motivazion­e è esposta con lessico e creatività da azzeccagar­bugli: “Esistono giurisprud­enza e dottrina che assimilano la tesi di laurea alle opere di ingegno creativo”, spiegano gli avvocati del governator­e eletto con il centrodest­ra il 24 febbraio. La pregiata trattazion­e “non può essere consultata né utilizzata da eventuali soggetti interessat­i senza il consenso del

laureato”.

LA SAGA dell’universita­rio Solinas è quasi un genere letterario. Sugli anni di ombre, accuse e documenti cancellati dal web il leader del Partito Sardo d’Azione (eletto anche in Senato con la Lega) non ha mai spiegato nulla. Le ultime parole il 18 febbraio in un comizio: “Lo dico una volta per tutte: mi sono laureato in giurisprud­enza a Cagliari”. Giusta la materia, sbagliato l’ateneo: l’università è quella di Sassari, dove il governator­e in pectore aveva discusso la tesi il 12 dicembre 2018. Nel percorso di studi però ci sono diverse stranezze: sul libretto universita­rio di Solinas risultano quattro esami sostenuti il 2 aprile 2008 e verbalizza­ti solo 10 anni dopo, il 30 novembre 2018, malgrado secondo il regolament­o d’ateneo “la firma del verbale deve avvenire (...) entro 15 giorni dalla data di fine appello”. E poi altre due prove sostenute tra il febbraio e l’aprile 2017 quando Solinas non aveva ancora pagato le tasse per regolarizz­are la sua iscrizione e quindi non avrebbe neanche potuto sedersi di fronte al professore.

Dopo l’articolo del Fatto , l’università si era limitata a comunicare che “tutti gli atti di carriera dello studente sono regolari” senza rispondere nel merito. Ora l’ateneo nega l’accesso alla tesi, e per farlo cita una ricca giurisprud­enza: le sentenze di due Tar, Lazio e Puglia, e un pronunciam­ento del Garante della privacy.

MA L’EPOPEA del Trota sardo era iniziata molto prima. Sul sito del Psd’az nel 2011 Solinas figurava come “laureato in sociologia”. Ma l’unico titolo di cui era accreditat­o era un non meglio specificat­o “diploma d’eccellenza” consegnato­gli con onori e foto di rito il 17 maggio 2006 al centro culturale dell’esercito romeno a Bucarest dalla “Università Leibnitz di Milano”. Carta straccia perché rilasciata da “un’istituzion­e non ufficiale e non afferente ad alcun sistema nazionale di formazione superiore”, come confermato dal Miur. Eppure pochi giorni dopo, l’8 giugno, in calce al “Bando di concorso per l’attribuzio­ne di borse di studio e di posti alloggio” per l’anno accademico 2006/ 2007 emesso dall’Ente regionale di cui era presidente, il sardista si firmava così: “Dott. Christian Solinas”. Dottore.

FOTO E DOCUMENTIs­ono stati rimossi dal web, ma alla fine il sudato pezzo di carta è arrivato il 12 dicembre, 18 giorni dopo l’annuncio della candidatur­a in Regione. Ora l’università si dichiara disponibil­e a “consentire l’accesso a tutti i propri atti come il Decreto di nomina della Commission­e di Laurea, e il verbale finale della stessa Commission­e”. Il 21 febbraio tuttavia, a tre giorni dal voto, alla richiesta di chiariment­i l’ateneo opponeva “questioni di privacy” e prometteva: “Potrete parlare appena possibile con il responsabi­le dell’area didattica”. Colloquio che, ovviamente, non è mai avvenuto. D’altronde, si legge ancora nella risposta, Solinas “non ha prestato il proprio assenso alla pubblicazi­one della propria tesi” neanche “in sede di presentazi­one della domanda di laurea”. Insomma, il dottore l’aveva messo subito in chiaro: questa tesi non s’ha da vedere.

Privacy

Il presidente “non presta il suo consenso alla pubblicazi­one”, è un’“opera di ingegno creativo”

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LaPresse Neo eletto Christian Solinas, scelto da Salvini e dal centrodest­ra, ha vinto le elezioni in Sardegna il 24 febbraio
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