La mattanza jihadista di 300 cristiani: allarme ignorato per 10 giorni
290morti Nella carneficina anche 500 feriti: gli 007 erano stati avvisati, inutilmente Alcuni dei kamikaze avevano preso camere negli alberghi dove si sono fatti esplodere
L’isola più bella, il soprannome con cui Marco Polo definì lo Sri Lanka, è ancora scossa dopo la strage di Pasqua. A Colombo, la capitale dell’isola, dove nella mattina di domenica sono state fatte saltare in aria tre chiese e altrettanti hotel di lusso con un bilancio di 290 morti e 500 feriti, ieri è scoppiata un’altra bomba vicino alla chiesa di Sant’Antonio, durante un disinnesco. La polizia ha inoltre comunicato che 87 detonatori sono stati trovati presso la principale stazione degli autobus della città. Tra le vittime anche una cingalese di 55 anni, Haysinth Rupasingha, che lavorava come badante e abitava a Catania dagli anni Novanta. L’opposizione e i media si domandano come mai i servizi segreti non siano stati in grado di prevenire il massacro di cristiani cingalesi e turisti che, secondo fonti del governo, sarebbe stato provocato da sette kamikaze appartenenti a una organizzazione jihadista islamica locale semi sconosciuta, National Thawheed Jama’ut, finora accusata “solo” di azioni vandaliche contro statue cristiane. Anche alcuni ministri del governo cingalese hanno sottolineato i fallimenti dell’intelligence.
Dopo l’ennesimo attacco, le autorità di Colombo hanno deciso di proclamare lo stato di emergenza.
LA LEGGE di emergenza conferisce alla polizia e ai militari ampi poteri di fermare e interrogare i sospetti senza l’ordine del tribunale. Alle 8 di sera di ieri è scattato anche il coprifuoco. Lo Sri Lanka ha ventuno milioni di abitanti, la maggior parte è di religione buddista, mentre il 10% è induista, un altro 10% cristiano, mentre i musulmani sarebbero intorno al 7%. Questi ultimi non hanno mai rivendicato, al contrario delle tigri Tamil induiste, alcuna indipendenza. I cristiani sono sempre stati accettati anche se negli ultimi anni il movimento nazionalista buddista (legato a quello birmano) ha subito intimidazioni.
Nelle ultime ore gli investigatori hanno ribadito che sette attentatori suicidi hanno preso parte agli attacchi e un portavoce del governo ha aggiunto che è coinvolta una rete internazionale. Secondo l’agenzia Reuters, che sostiene di aver visionato il documento, le forze dell’ordine avevano ricevuto una nota su un possibile attacco contro luoghi di culto cristiani da parte di un gruppo islamico locale quasi due settimane fa. Il rapporto della polizia, datato 11 aprile, rivelava che un’agenzia straniera aveva avvertito le autorità di possibili attacchi alle chiese da parte del leader del gruppo National Thawheed Jama’ut. Le domande sul perché il rapporto non ha fatto scattare misure opportune potrebbe alimentare una faida tra il primo ministro Ranil Wickremesinghe e il presidente Maithripala Sirisena. Gli arresti sono saliti a 24 ma non sono stati rivelati i nomi dei fermati. È certo però che si tratti di cittadini dell’isola. Numerosi esperti internazionali anti-terrorismo hanno detto che è molto probabile ci sia un coinvolgimento dell’Isis o di al-Qaeda, dato il livello di sofisticazione. Il presidente Sirisena, ha fatto rilasciare una dichiarazione in cui si comunica che il governo cerca assistenza straniera per tracciare i collegamenti oltreoceano.
PER ORA le ricostruzioni degli inquirenti sostengono che due dei kamikaze si sono fatti esplodere nel lussuoso hotel Shangri-La uccidendo alcuni dei 36 stranieri vittime degli attentati. Tra questi ci sono tre dei quattro figli di Anders Holch Povlsen, l’uomo più ricco della Danimarca. Gli attentati negli hotel sono avvenuti durante l’ora della colazione, quando i turisti erano quasi tutti ancora all’interno della struttura. Il corrispondente del quotidiano El Mundo, dopo aver sentito alcuni testimoni rimasti feriti, ha scritto che uno degli attentatori suicidi dell’hotel Cinnamon “si è messo in coda per la colazione speciale di Pasqua, ha aspettato il suo turno con il piatto in mano fino al momento di essere servito e solo allora ha fatto detonare l’esplosivo”. I terroristi, scrive il giornale spagnolo, avevano preso camere negli alberghi obiettivo degli attentati e sembra che la strategia sia stata la stessa anche negli altri alberghi. Nelle chiese a trovare la morte sono stati soprattutto i cristiani dell’isola.
I sospetti
Occhi puntati sugli estremisti islamici di National Thowheed Jamath: 24 arresti In fila al buffet Uno del commando era in coda per la colazione speciale all’hotel Cinnamon