Pasquetta dall’indagato Salvini non si smentisce
Il ministro dell’Interno in vacanza a Pinzolo difende il sindaco su cui pesa un divieto di dimora: “I giudici sono contro di noi”
Le contestazioni della procura di Trento sono due: peculato e turbativa d’asta. Se Michele Cereghini fosse il sindaco di un paese fra tanti, la notizia delle indagini che lo riguardano rimarrebbe nelle cronache dei giornali locali. Solo che Cereghini è il sindaco di Pinzolo, il paese del Tren
tino dove Matteo Salvini viene in vacanza da sempre. E così – sulla scorta di una conoscenza tanto importante – questa storia giudiziaria locale supera i confini e diventa un caso nazionale. Anche perché, in occasione della Pasqua, Salvini è in vacanza proprio a Pinzolo.
FRA UNA FOTOcon la polenta, un comizio e una gara di palle di neve, non dimentica di indossare l’elmetto e di difendere a spada tratta l’amico sindaco. In un’intervista al Trentino, dice che “i banditi sono un’altra roba, così si rischia di far passare la voglia alla gente di fare gli amministratori nei Comuni, gli assessori o i sindaci”. Concetto ripetuto ieri, a margine del comizio: “Non so se sia un caso che mentre il centrodestra, e soprattutto la Lega, vincono e convincono in Trentino e in Italia, ci siano iniziative giudiziarie di questo genere”.
Quando Salvini arriva a Pinzolo, non c’è nessun sindaco ad accoglierlo. Cereghini è stato sospeso per effetto della legge Severino, ma è stato anche allontanato dal territorio del suo paese, dove per il momento non può più mettere piede: “Neanche fossimo nel far west”, commenta Salvini. Il gip Marco La Ganga, della procura di Trento, ha accolto giovedì scorso – pochi giorni prima dell’arrivo di Salvini – la richiesta del pubblico ministero Maria Colpani. Ha applicato nei confronti del sindaco la misura cautelare del divieto di dimora, motivata dai gravi indizi di responsabilità e dal pericolo della reiterazione del reato. E così i finanzieri hanno allontanato Cereghini da Pinzolo.
GLI EPISODI contestati sono tre. Per l’acquisto delle luci di Natale, il sindaco avrebbe firmato il bando – dal valore di 100 mila euro – con criteri tali da favorire un’azienda. Poi, dovendo assumere un’addetta stampa per il Comune, avrebbe cucito i requisiti addosso a una candidata, abbassando la richiesta di anzianità d’iscrizione nell’ordine dei giornalisti da tre a due anni. Infine, avrebbe utilizzato l’a ut o dell’Apt – l’azienda di promozione turistica, di cui è membro di diritto del consiglio d’amministrazione – per un viaggio nell’interesse del Comune (e non dell’Apt) nella località di Sestriere. Tutte queste contestazioni sono emerse dalle indagini preliminari e il sindaco, ancora innocente fino a prova contraria, ha respinto ogni accusa, dicendosi sereno perché confida nel lavoro della magistratura.
Poi a Pinzolo è arrivato Salvini: “Ci sono spacciatori che escono di galera dopo 10 ore, mentre il sindaco Cereghini non può dormire a casa sua. Assurdo”.
Le accuse
Al primo cittadino: un’assunzione, l’uso di auto blu e l’appalto per le luminarie