L’audio e l’inchiesta
LA PROCURA DI MILANO apre il fascicolo nel giugno 2019. A luglio esce l’audio dell’incontro dell’hotel Metropol di Mosca sul sito Usa BuzzFeed. Ne aveva scritto l’Espresso a febbraio
SEDUTI AL TAVOLO dell’albergo, il 18 ottobre 2018, sono tre italiani e tre russi: i primi sono Gianluca Savoini, sherpa leghista per gli affari a Mosca, l’avvocato Gianluca Meranda e il toscano Francesco Vannucci; tra i russi ci sono Ilya Andreevic Yakunin, manager legato all’avvocato Vladimir Pligin e quindi a Vladimir Putin e Andrey Kharchenko, azero di origine, legato ad Aleksandr Dugin, filosofo e politologo d’estrema destra
LO SCAMBIO riguarderebbe una fornitura di gasolio russo (Gazprom o Rosneft) a un’azienda italiana (l’Eni nega qualsiasi coinvolgimento): valore 1,5 miliardi di dollari. Uno sconto del 10 per cento, il 4 per cento (65 milioni) andrebbe alla Lega. Savoini, nell’audio, parla di un finanziamento in vista delle Europee della primavera 2019
CORRUZIONE INTERNAZIONALE è l’ipotesi dei pm di Milano per l’indebito versamento ai russi del 6 per cento dello sconto. Il Riesame ha confermato la legittimità del sequestro del telefonino di Savoini. La foto del “pizzino” con lo schema del presunto accordo è nel cellulare dell’avvocato Meranda. Acquisiti documenti all’Eni, che si dichiara persona offesa. È in corso una rogatoria a Londra per la banca d’affari ritenuta coinvolta. La giornalista-interprete Irina Aleksandrova ha ricostruito la serata del 17 ottobre: a Mosca c’era anche Matteo Salvini