Il Fatto Quotidiano

Bibbiano, sì al fish-mob contro la Lega

Assemblea pubblica con oltre 300 abitanti del paesino al centro dell’inchiesta giudiziari­a

- S. B.

Un

trenino di 600 persone a Ferrara e un’assemblea con 300 abitanti di Bibbiano: le Sardine sono ovunque. A pochi giorni dal voto i pesciolini scatenano il loro potenziale contro la Bestia leghista alla conquista dell’Emilia-Romagna.

Mentre i cittadini del Comune finito al centro dell ’ inchi esta sul presunto sistema corrotto degli affidi, si c on fr on ta va no con Mattia Santori e Youness Warhou sulla necessità o meno di fare un fish-mob in concomitan­za con la presenza, a 200 metri, dei leghisti Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni, nel comune estense più di 600 Sardine inscenavan­o un gigantesco trenino umano contro Stefano Solaroli.

È il vice-capogruppo leghista in Comune finito al centro dello scandalo raccontato dalla trasmissio­ne televisiva Piazzapu li ta: Solaroli, come testimonia­to da un audio, propone un lavoro in Comune alla consiglier­a leghista dissidente Anna Ferraresi ( nel frattempo passata al gruppo misto) in cambio della sua fuoriuscit­a dal Consiglio. Al grido di “dimissioni” le Sardine hanno attraversa­to il centro di Ferrara fino alla sede del Comune, dove si stava svolgendo il consiglio: è stata respinta la richiesta delle opposizion­i di modificare l’ordine del giorno della seduta e di mettere al primo punto l’odg su Solaroli. Le opposizion­i hanno lasciato allora la seduta per protesta.

DOPO un’assemblea pubblica, molto partecipat­a al teatro Metropolis, è stata confermata anche la manifestaz­ione delle Sardine: giovedì prossimo a Bibbiano ci saranno anche loro. In una piazza adiacente al comizio di chiusura della campagna elettorale della Lega. Un lungo convinto “sì” partito dalla platea, dov’erano presenti circa 300 bibbianesi, ha risposto alla domanda di Mattia Santori, presente alla serata. Una riunione indetta dopo le polemiche degli ultimi giorni sulla piazza davanti al Municipio, contesa tra le Sardine che avevano prenotato da settimane e la Lega che l’ha ottenuta grazie al regolament­o che privilegia i partiti politici. “E ra v am o pronti a rinunciare, per questo abbiamo voluto chiedere ai cittadini, le persone unite di una comunità sono la migliore risposta, noi vogliamo tutelare questa comunità non metterla in difficoltà”. Anche il movimento ittico spontaneo sta pensando a una chiusura della campagna elettorale, forse al Papeete Beach a Milano Marittima. Le Sardine che tornano al mare. Proprio là dove Matteo Salvini, tra un mojito e una cubista, innescò la prima crisi di governo nata sotto l’ombrellone della storia della Repubblica e che di lì a poco portò alla rovinosa caduta dell’esecutivo giallo-verde. La data non è ufficiale, mancano ancora le autorizzaz­ioni, ma potrebbe essere l’appuntamen­to cult prima del voto.

A tutto campo

A Ferrara, invece, un trenino di 600 persone per chiedere le dimissioni di un assessore

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Le Sardine forse chiuderann­o la loro campagna al Papeete Beach di Milano Marittima
In mare aperto Le Sardine forse chiuderann­o la loro campagna al Papeete Beach di Milano Marittima
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