Il Fatto Quotidiano

La leghista “bossiana” ritrovata nel lago d’Iseo

Era a Radio Padania con Salvini, parlò di malaffare leghista e fu epurata. “È suicidio”

- » URBANO CROCE

Aluglio scrisse a Matteo Salvini all’epoca ancora, per poco, ministro prima della crisi del Papeete. “Questa gente ti toglie il sonno, la voglia di andare in vacanza“disse Rosanna Sapori parlando dei ladri che continuava­no a prendere di mira la sua tabaccheri­a a Zanica, nella Bergamasca. Era arrivata anche a dormire per sei notti consecutiv­e sul pavimento del negozio per evitare nuovi furti. Lei Salvini lo conosceva bene avendo condiviso con il leader del Carroccio l’esperienza a Radio Padaniain cui era giornalist­a e speaker.

Non è chiaro se quel malessere che aveva voluto rendere pubblico l’abbia spinta anche a togliersi la vita, come ritengono gli inquirenti. Perché la donna trovata cadavere sabato sera a Montisola, isolotto sulla sponda bresciana del lago di Iseo, è proprio Rosanna Sapori, leghista della prima ora che aveva attaccato il partito e dal partito era stata messa fuori.

EPURATA all’inizio degli anni Duemila per aver denunciato quello che riteneva un sistema di gestione segnato dal malaffare. “Fu l’allora responsabi­le dei media padani a darmi il benservito. Lo stesso che si occupava, tra gli altri, della banca della Lega e del villaggio in Croazia della Lega”, raccontò tempo dopo. Probabilme­nte aveva capito in anticipo quello che poi sarebbe scoppiato anni dopo all’interno del Carroccio, fino ad arrivare ai 49 milioni di euro di contributi elettorali evaporati. Era arrivata anche a parlare di un presunto patto tra Bossi e Berlusconi firmato nel 2000 che prevedeva “la cessione della titolarità sul simbolo della Lega in cambio di denaro in un momento in cui il Carroccio era fortemente indebitato”.

Rosanna Sapori era nata a Milano 60 anni fa e da trenta si era trasferita ad Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo dove per due volte ha tentato, senza riuscirci, di diventare sindaco. Sempre per la (prima) Lega che ha difeso riconoscen­do come unico leader Umberto Bossi. “Dopo l’ictus che ha avuto la Lega è sparita” ripeteva. Da prima di Natale era scomparsa nel nulla – anche se la denuncia è del 27 dicembre – e fin dalle ore successive al ritrovamen­to del cadavere nelle acque del Lago Iseo sabato sera gli inquirenti avevano pensato a lei. Impossibil­e riconoscer­la in viso perché il corpo era segnato dalla permanenza per quasi un mese in acqua. A Marone, a poca distanza da Montisola, è stata però trovata la sua auto. Dentro alcune scatole di farmaci e poco distante la borsetta. Effetti personali riconosciu­ti dal compagno, che con lei gestiva la tabaccheri­a, e dai parenti più stretti che, ancora prima dell’esame del Dna che sarà effettuato nelle prossime ore, hanno confermato il pensiero degli inquirenti.

PER CHI INDAGA Rosanna Sapori si è tolta la vita, anche se il pm di Brescia Claudia Passalacqu­a non chiude ancora del tutto le altre ipotesi. Sull’anca la donna aveva una ferita vistosa e un’altra sulla testa, che l’autopsia potrà chiarire. Il compagno, che con lei gestiva la tabaccheri­a, non ha dubbi. “Si è uccisa. Non ha più retto ai problemi economici che aveva ultimament­e. Non pensavo arrivasse a tanto, ma si è sentita abbandonat­a da tutti. Anche dalla giustizia”.

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Rosanna Sapori
Ex giornalist­a Rosanna Sapori

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