Il Fatto Quotidiano

Da Calcutta ai “trollament­i” di Bello Figo, Max Collini traduce l’indie in italiano

L’artista è in tour nei teatri con una stand up comedy esilarante

- » PASQUALE RINALDIS

Cosa resterà di questi anni Dieci? Musicalmen­te parlando, il decennio che ci siamo appena lasciati alle spalle è quello che ha visto elevarsi il genere Indie al livello mainstream. Già, perché, se fino a qualche tempo fa, il termine Indie definiva una realtà di nicchia, oggi è un genere sdoganato, che confluisce nel flusso radiofonic­o generalist­a, il cosiddetto mainstream, con una certa nonchalanc­e, e i suoi esponenti animano le principali manifestaz­ioni canore, come ad esempio il Festival di Sanremo. Una cosa impensabil­e in era pre-internetti­ana. Ne sa qualcosa Max Collini, voce narrante degli Offlaga Disco Pax prima, e degli Spartiti poi, che dell’Indie è considerat­o di buon grado il padrino. Da sempre appassiona­to del genere, Collini è in tour con uno spettacolo esilarante in stile stand up comedy: senza alcuna base musicale, con indosso una t-shirt con su scritto “Sono stato indie prima di te” per mettere subito le cose in chiaro, in Max Collini legge l’Indie con la sua voce declama, stilizza, illumina finanche i testi delle canzoni indie-pop di maggior successo degli anni Dieci e col suo stile inconfondi­bile scandisce le storie in esse contenute: parliamo dei brani di Brunori Sas, Stato Sociale, Calcutta, del “genio del troll amento” BelloFi go, del neodadaist­a Young Signorino e tanti altri. Il motivo è nobile: la musica pop, al suo massimo, attraversa le generazion­i, tocca la società in modo diffuso e profondo e le canzoni diventano conversazi­oni cui tutti possono prender parte. Attraverso la musica le generazion­i comunicano, ma spesso non si capiscono: forse basterebbe solo fare un po’ più d’attenzione. Prossime date: 7.2 Torino al

Cap10100; 22.2 Firenze al Buh!; 25.3 Milano al Teatro

Filodramma­tici

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