Il Fatto Quotidiano

Stefania Craxi santifica suo padre nel talk Rai1 di marito e cognato

Vieni da me” by Bassetti

- » CARLO TECCE

“Oggi è la giornata degli abbracci, Craxi ti ha abbracciat­o mai forte forte?”, dice Caterina Balivo in un programma di Rai1 del pomeriggio che si intitola Vieni da me, come se Craxi fosse un attore americano che l’impegno a Hollywood nel ruolo dei cattivi rende impenetrab­ile, un Al Pacino nei panni diabolici d el l ’ avvocato John Milton oppure un calciatore che esulta col dito medio. Pure Stefania Craxi, scambiata forse per Romina Power o per Belen Rodriguez, ha patito un momento di smarriment­o. E per fortuna che ieri

Senza senso

Il pretesto è il libro stampato postumo: si cita Hammamet e un esilio non dorato

era soltanto la giornata degli abbracci.

Vent’anni dopo la morte di Craxi, un ventenne, che aveva lasciato acceso per pigrizia il televisore su Rai1, si è ritrovato dinanzi a un racconto misterioso. Stefania viene presentata da Balivo come la figlia di un tale Bettino Craxi che lei chiama Craxi e non papà e neppure papà Bettino e il tale Bettino Craxi ha scritto un libro, anzi un libro giallo, non di colore giallo, ma di genere giallo. Il libro giallo è ambientato ad Hammamet, infatti in copertina hanno stampato Parigi sopra e Hammamet sotto, ma Balivo non spiega perché il signor Bettino ha scelto Hammamet, in compenso rivela che l’ha letto, il libro giallo, di ritorno da Parigi. E male non fa. Per distrazion­e, ancora scossa dall’avvincente libro giallo e dalle turbolenze nei cieli di Francia, Balivo non precisa una cosa che in Italia, non in Francia, è meglio non precisare mai e cioè che Vieni da me di Rai1 è un prodotto esterno, di una società di nome Magnolia che ha per amministra­tore delegato Paolo Bassetti, il cognato di Stefania Craxi, e che fa parte del gruppo Banijay, a sua volta con al vertice un Bassetti, il più grande Marco, marito di Stefania Craxi. Per tornare all’intervista, scusate la volgarità, Balivo riprende a esaminare le controvers­ie storiche e l’indubbio valore politico di tale Bettino Craxi con una domanda imbarazzan­te: “Tuo padre ti faceva arrabbiare?”.

STEFANIA è lì seduta, davanti a un tavolino Ikea con i fazzoletti per le lacrime in orrenda ostensione, s’immagina non per fare una caricatura compassion­evole del padre, un socialista che a un congresso accolse il comunista Enrico Berlinguer con la famosa frase “non mi unisco ai vostri fischi solo perché non so fischiare”, ma per parlare di Craxi oltre Tangentopo­li, le condanne giudiziari­e, le sentenze definitive.

Allora ogni tanto, con Balivo che trasecola, cita la parola vietata: Tangentopo­li. “Lui diceva che non dovevi piangere perché sei una Craxi. Lui piangeva?”, chiede con coraggio garibaldin­o Balivo. E Stefania: “Io l’ho visto piangere per i tanti suicidi di Tangentopo­li, per i compagni che morivano, per Pietro Nenni”. Il ventenne, se ancora non ha cambiato canale, si sarà chiesto: che roba pesante è Tangentopo­li?. Non lo saprà mai. “Ti ha mai detto cosa pensava di te?”, insiste Balivo, mentre Stefania menziona Ronald Reagan e Margaret Thatcher, comunica che Bettino Craxi fu presidente del Consiglio, poi torna su Reagan e non cade nell’iconica vicenda di Sigonella, che ha una dignità storica, ma per stupire il pubblico afferma che Reagan si divertiva con le barzellett­e e gli italiani hanno deriso il barzellett­iere Berlusconi. Nel Craxi di Balivo c’è un nonno che mette a letto i nipotini, che ha il tempo, aggiunge meraviglia­ta, di mettere a letto i nipotini, c’è un uomo che ha vissuto un esilio non dorato, che non ha lasciato più l’esilio non dorato in Tunisia, che conservava tanti scatoloni belli con tante fotografie belle. E un giorno morì, più o meno oggi vent’anni fa. Così finisce una mezz’ora delirante di television­e che non fa onore né ai meriti né alle colpe di Bettino Craxi. Però Balivo ha un ultimo dubbio: “Non hai mai detto da ragazzina vorrei un papà normale?”. E no, lavorava a Hollywood.

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I fratelli Paolo (a sinistra) e Marco (a destra) Bassetti, produttori televisivi con Magnolia in Italia e con Banijay
Ansa Manager I fratelli Paolo (a sinistra) e Marco (a destra) Bassetti, produttori televisivi con Magnolia in Italia e con Banijay
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