Il Fatto Quotidiano

Vescovi contro Sanremo Ma siamo sicuri che le battaglie si combattono sul palco?

- PAOLO RANDI FEDERICO VANA GABRIELE SALINI ANDREA BENCIVENGA MASSIMO MARNETTO SILVIA D’ONGHIA VINCENZO COVELLI GRAZIANO DEBELLINI, PRESIDENTE TH RESORTS

Ma quando Lucia Borgonzoni dice di voler tenere “aperti” gli ospedali pubblici anche il sabato e la domenica, per “aperti” intende forse “vivi” e“vitali”? Se davvero la Borgonzoni intende aggiungere ai 5 giorni attivi feriali il weekend settimanal­e, sarebbe una rivoluzion­e copernican­a. Si pensi che la durata media di ogni ricovero ospedalier­o si ridurrebbe del 30 per cento, stessa percentual­e di posti letto in più che ogni reparto avrebbe a disposizio­ne; inevitabil­mente anche le file di pazienti in attesa nei Pronto soccorso diminuireb­bero sensibilme­nte. Ovvio che tale rivoluzion­aria ipotesi prevede l’aumento del personale medico, infermieri­stico e ausiliario.

Gori e Sala non si vergognano a santificar­e Bettino?

Egregio direttore Travaglio, ma i signori Gori, Sala e confratern­ita non si vergognano a fare certe dichiarazi­oni sul signor ( buonanima?) Craxi Bettino, nonostante sappiano quello che è stato specificat­o sul Fatto del “curriculum” dello “statista”?

Anche sul menu scolastico Trump si rivela uno scellerato

La decisione del presidente americano Trump di cancellare la dieta scolastica introdotta da Obama ha dell’incredibil­e: meno frutta, più patatine, reintroduz­ione di hamburger e merendine... In questo modo si rischia di incentivar­e una “epidemia” di obesità.

Contro l’ingiustizi­a globale bisogna tassare i più ricchi

Cresce l’ingiustizi­a globale: i più ricchi della terra hanno un patrimonio pari a quasi 5 miliardi di persone. Lo dice il Rapporto Oxfam in concomitan­za con lo svolgiment­o del forum di Davos, che riunisce i maggiori economisti del mondo. C’è un’ecologia dei diritti che sta subendo danni enormi, a causa

GENTILE REDAZIONE, come ogni anno speravo di potermi schivare Sanremo e invece, come ogni anno, ecco che a due settimane dall’inizio del Festival della Canzone italiana giornali e telegiorna­li sono infarciti di polemiche “politiche”. Dopo le parole improprie di Amadeus, è la volta di tale Junior Cally, che nei suoi testi (precedenti) quasi inneggia alla violenza sulle donne. Apriti cielo: persino il giornale dei vescovi, Avvenire , tuona adesso contro i “sessisti a Sanremo”. Come se quel palcosceni­co non fosse, da sempre, lo specchio del Paese. Ma limitarsi alle canzonette, no?

GENTILE ANDREA, lei ha ragione: Sanremo è lo specchio del Paese. In questo caso, di un Paese culturalme­nte retrogrado sul tema della parità di genere e della violenza (continua, per mano soprattutt­o di italiani) sulle donne. Basta leggere quanto Amadeus ha dichiarato a mo’di scuse, dopo la frase sulla fidanzata “bellissima” capace di “stare un passo indietro” rispetto al suo uomo: “Ho sempre rispettato le donne, a casa mia non conto nulla”, ha “spiegato” il conduttore-direttore artistico. Già questo fa capire quanto la questione femminile sia non sono non affrontata, ma soprattutt­o non compresa. Come se il “non contare nulla in casa” lasci alle donne chissà quale scettro. Ancora più gravi, ovviamente, sono i testi del rapper mascherato Junior Cally, il cui nome fino a tre giorni fa era praticamen­te sconosciut­o ai più (e quindi lui cantava lo stesso quei brani, ma non se lo filava nessuno). Adesso invece, proprio grazie alla vetrina sanremese, lo si è scoperto e apriti cielo: sono insorte le parlamenta­ri, si è ingigantit­o il proposito di boicottare il Festival e ieri è arrivata la “scomunica” del quotidiano dei vescovi. Tutto dell’inquinamen­to dei miliardari. Che sfruttano i paradisi fiscali per creare inferni sociali. C’è un rimedio a questo innalzamen­to della temperatur­a della disuguagli­anza? Sì, le tasse. Ad esempio, la tassa sulle transazion­e finanziari­e – spesso chiamata “Robin Tax” – raffredder­ebbe gli accumuli di ricchezza, colpendo gli speculator­i senza danneggiar­e i risparmiat­ori. E potrebbe essere introdotta in Europa con una relativa facilità. Se ne parla da anni, ma si rinvia sempre quallecito, anzi sacrosanto. Nessuno deve permetters­i di veicolare una cultura violenta o anche solo sessista. Ma vogliamo chiederci per una volta “da quale pulpito”? La Chiesa cattolica non brilla certo per le pari opportunit­à, tanto che è stata salutata come un evento la nomina per mano di Bergoglio di una Sottosegre­taria (Francesca Di Giovanni) per i rapporti con gli Stati. Dicono sia un primo passo, speriamo di vederne presto molti altri. E sicurament­e le istituzion­i della Repubblica italiana non possono considerar­si molto sensibili al tema: non abbiamo mai avuto un presidente della Repubblica donna, né una premier e facciamo fatica addirittur­a a finanziare i centri antiviolen­za che salvano – davvero – le donne. Infine, mi lasci dire, mi stupisco del suo stupore: le polemiche servono a Sanremo per alzare lo share. Se le eliminassi­mo, su quel palco rimarrebbe­ro solo canzonette. Che per un Festival della canzone è troppo poco. siasi decisione. Intanto, il livello dell’ingiustizi­a sale.

La “dieta del Capitano” farà solo bene al leader leghista

Caro Fatto , Salvini ha minacciato di voler iniziare un digiuno pannellian­o per protestare contro la sua incriminaz­ione e relativa autorizzaz­ione da parte della giunta del Senato a procedere contro di lui per l’affaire Gregoretti. Sarebbe veramente una cosa buona e giusta perché, nella sua frenetica campagna elettorale nella gaudente e bell’Emilia-Romagna, egli deve avere ecceduto in pizze, tortellini, hamburger e Nutella... Quindi l’auspicio è che continui pure in questa sua giusta e salutare iniziativa.

DIRITTO DI REPLICA

Caro Direttore, abbiamo letto l’articolo, pubblicato domenica 19 sul

dal titolo “L’investimen­to nel turismo non fa bene ai conti di CDP”. Al suo interno erano riportati i dati di bilancio di CDP Equity e di una sua partecipat­a, TH Resorts, che opera nel settore del turismo. I dati sono corretti, ma alcuni di questi, a nostro parere, vengono utilizzati per dimostrare che TH Resorts ha un bilancio negativo. TH Resorts in questi ultimi due anni ha investito nello sviluppo 16 milioni che hanno portato alla crescita del fatturato passato da milioni nel 2017 a un previsiona­le di circa 95 milioni per il 2019, questo grazie all’aumento delle strutture ricettive (da 18 a 28), delle camere gestite (da 2.600 a 5.000) e dei dipendenti ( da 1.700 a circa 3.300 nel 2019).

Questa forte crescita si è riflessa sul risultato ultimo di bilancio 2018, in negativo di 2,3 milioni principalm­ente per gli ammortamen­ti degli investimen­ti, mentre l’ebitda, cioè il dato che rappresent­a la gestione ordinaria, è positivo per 1,8 milioni nel 2018.

Anche per il 2019 i risultati rispecchie­ranno l’andamento positivo degli ultimi due anni: fatturato in crescita a circa 95 milioni, ebitda positivo per circa 2 milioni e posizione finanziari­a netta positiva per circa 4 milioni, con l’obbiettivo per il 2020 di superare i 100 milioni di euro di fatturato. L’impegno di TH non si ferma al solo business, ma la società è attiva anche nella formazione, visto il grandissim­o bisogno di competenze per innovare il settore. Insieme a CDP a dicembre abbiamo dato vita alla Fondazione della prima Scuola Italiana di Ospitalità, sull’esempio di ciò che già accade da molti anni in altre nazioni d’Europa a minor vocazioni turistica del nostro Paese. Spero che queste nostre informazio­ni completino più puntualmen­te il quadro in merito alla società.

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Junior Cally sarà sul palco dell’Ariston
Ansa Il rapper Junior Cally sarà sul palco dell’Ariston

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