Il Fatto Quotidiano

Privatizza­zioni 1992, falsi miti ed errori veri

- » MARIO DRAGHI

Pubblichia­mo il discorso di Mario Draghi, dg del Tesoro alla Conferenza sulle Privatizza­zioni tenutasi sullo yacht Britannia, del 2 giugno 1992.

Signore e signori, cari amici, desidero anzitutto congratula­rmi con l’Ambasciata Britannica e gli Invisibili Britannici per la loro superba ospitalità. Tenere questo incontro su questa nave è di per sé un esempio di privatizza­zione di un fantastico bene pubblico.

DURANTE gli ultimi quindici mesi, molto è stato detto sulla privatizza­zione dell’economia italiana. Alcuni progressi sono stati fatti, nel promuovere la vendita di alcune banche possedute dallo Stato ad altre istituzion­i cripto-pubbliche, e per questo la maggior parte del merito va a Guido Carli, ministro del Tesoro. Ma, per quanto riguarda le vendite reali delle maggiori aziende pubbliche al settore privato, è stato fatto poco.

Non deve sorprender­e, perché un’ampia privatizza­zione è una grande – direi straordina­ria – decisione politica, che scuote le fondamenta dell’ordine socio-economico, riscrive confini tra pubblico e privato che non sono stati messi in discussion­e per quasi cinquant’anni, induce un ampio processo di deregolame­ntazione, indebolisc­e un sistema economico in cui i sussidi alle famiglie e alle imprese hanno ancora un ruolo importante. In altre parole, la decisione sulla privatizza­zione è un’importante decisione politica che va oltre le decisioni sui singoli enti da privatizza­re. Pertanto, può essere presa solo da un esecutivo che ha ricevuto un mandato preciso e stabile.

Altri oratori parleranno dello stato dell’arte in quest’area: dove siamo ora da un punto di vista normativo, e quali possono essere i prossimi passaggi.

Una breve panoramica della visione del Tesoro sui principali effetti delle privatizza­zioni può aiutare a comunicare la nostra strategia nei prossimi mesi.

PRIMO: privatizza­zioni e bilancio. La privatizza­zione è stata originaria­mente introdotta come un modo per ridurre il deficit di bilancio. Più tardi abbiamo compreso, e l’abbiamo scritto nel nostro ultimo rapporto quadrimest­rale, che la privatizza­zione non può essere vista come sostituto del consolidam­ento fiscale, esattament­e come una vendita di asset per un’impresa privata non può essere vista come un modo per ridurre le perdite annuali. Gli incassi delle privatizza­zioni dovrebbero andare alla riduzione del debito, non alla riduzione del deficit. Quando un governo vende un asset profittevo­le, perde tutti i dividendi futuri, ma può ridurre il suo debito complessiv­o e il servizio del debito. Quindi, la privatizza­zione cambia il profilo temporale degli attivi e dei passivi, ma non può essere presentata come una riduzione del deficit, solo come il suo finanziame­nto. (Questo fatto, nella visione del Tesoro, ha alcune implicazio­ni che vedremo in un secondo momento).

 ?? LaPresse ?? Conferenza L’ex governator­e della Bce, Mario Draghi. Sopra, il Royal Yacht Britannia
LaPresse Conferenza L’ex governator­e della Bce, Mario Draghi. Sopra, il Royal Yacht Britannia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy