Il dott. Nicastri: “Senza vaccini né cure. Usate precauzioni”
“Mi preme che gli italiani sappiano che per il nuovo coronavirus, parente di Sars e Mers, non vi sono né cure né vaccini, pertanto è n e ce s s ar i o che chi andrà a Wuhan, la città cinese dove questo virus ha fatto il salto di specie all’uomo, indossi una mascherina nei luoghi chiusi affollati e si disinfetti spesso le mani con i preparati da tasca venduti nelle farmacie”, spiega Emanuele Nicastri, primario del reparto malattie infettive ad alta intensità di cura dell’ospedale Spallanzani di Roma, uno dei centri raccomandati dal Ministero della Salute ricevere diagnosi sicura e i trattamenti disponibili. Dottor Nicastri come vengono trattati i pazienti che hanno contratto il virus? Essendo un virus, la polmonite che potrebbe svilupparsi dopo il contagio non è curabile con gli antibiotici. Ciò che utilizziamo sono farmaci antipiretici per abbassare la febbre e soluzioni elettrolitiche per idratare. Possiamo cioè tentare di tenere sotto controllo i sintomi ma non offrire una guarigione farmacologica. Di fatto si utilizzano gli stessi trattamenti impiegati per l’influenza. Alcune persone contagiate sono morte ma la maggior parte è guarita. Perché?
Il virus può essere letale per coloro che hanno malattie croniche dell’a pparato respiratorio, insufficienza renale o per gli immunodepressi. Gli anziani sono più a rischio perché il loro sistema immunitario spesso è indebolito.
Quando è opportuno allarmarsi e cosa bisogna fare in caso di sintomi riconducibili a questo nuovo coronavirus ?
Se ci si è recati nella zona dell’epicentro o si è venuti a stretto contatto con una persona che vi è stata recentemente, bisogna telefonare a un ospedale che abbia il reparto di infettivologia esponendo il problema. È meglio non presentarsi al pronto soccorso per non contagiare altre persone.