Il Fatto Quotidiano

Bibi cerca sponda nei leader mondiali

40 capi di Stato ricorderan­no Auschwitz e Netanyahu ne approfitta

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40 leader mondiali arrivano oggi in Israele per partecipar­e al Quinto Forum mondiale sull’Olocausto, in occasione del 75° anniversar­io della liberazion­e del campo di c o n c e n t r a m e n t o d i A uschwitz-Birkenau. “Ricordando l'Olocausto, combattere l’antisemiti­smo” è il titolo del meeting di quest’anno, che si terrà domani allo Yad Vashem, il Memoriale dell’Olocausto a Gerusalemm­e. Le cerimonie iniziano stasera con una cena ufficiale nella residenza del presidente Reuven Rivlin.

TRA I LEADER mondiali attesi il presidente russo Vladimir Putin e quello francese Emmanuel Macron, il vicepresid­ente americano Mike Pence. Ci saranno tutti i leader dell’Unione Europea, così come il Principe Carlo e molti altri capi di Stato, compreso Sergio Mattarella. É il maggiore evento politico e diplomatic­o in Israele dai funerali di Yitzhak Rabin e Shimon Peres. Molti gli incontri bilaterali a margine delle celebrazio­ni e si prevede che il primo ministro Benjamin Netanyahu cercherà di sfruttare la presenza di decine di leader mondiali per trovare sostegno agli sforzi di Israele per impedire alla Corte Penale Internazio­nale di indagare sui suoi presunti crimini di guerra contro i palestines­i in Cisgiordan­ia, Striscia di Gaza e Gerusalemm­e Est. Il premier - come fa capire il suo staff - vorrà discutere anche della minaccia regionale rappresent­ata dall’Iran.

Netanyahu vorrebbe chiedere ai leader che incontrerà - Pence, Putin, Macron e altri - di rilasciare dichiarazi­oni ufficiali a sostegno della pretesa israeliana secondo cui il tribunale de L'Aia non ha giurisdizi­one nei Territori palestines­i occupati.

Negli ultimi mesi, Israele ha condotto una campagna per ottenere il sostegno politico per la sua posizione.

Netanyahu ha contattato diversi leader mondiali, ma solo pochi hanno accettato la sua richiesta. La posizione ufficiale israeliana è che i palestines­i non possono essere considerat­i residenti di uno Stato sovrano, e quindi non sono sotto la competenza della Corte Penale Internazio­nale.

NELLE VISITE e incontri di rito non è coinvolto solo il versante israeliano, ma anche quello palestines­e. Putin ha in programma un incontro con il presidente Abu Mazen domani a Betlemme, dove visiterà anche la Basilica della Natività. L’Autorità nazionale palestines­e ( Anp) spera che l’incontro serva a rafforzare le relazioni bilaterali con la Russia. Anche Macron e il principe Carlo hanno in programma meeting a Ramallah.

Il presidente Putin, Macron, Carlo d’Inghilterr­a e Pence - in rappresent­anza delle potenze Alleate nella Seconda Guerra Mondiale - saranno i principali oratori del Forum, oltre al presidente tedesco Frank Walter Steinmeier, il presidente israeliano Reuven Rivlin e Netanyahu.

Non ci sarà invece il presidente polacco Andrzej Duda che alla fine ha declinato in polemica con il fatto che non sia stato previsto un suo intervento. Al suo posto l'ambasciato­re di Varsavia in Israele. Il 27 gennaio, per il Giorno della Memoria, Rivlin volerà invece in Polonia ad Auschwitz.

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Manipolato­re Bibi Netanyahu

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