Salvini ci rimane male: “È tutta colpa di Grillo”
Il leghista non affonda il colpo sull’ex alleato Di Maio: “Ora dentro i 5 Stelle non abbiamo più interlocutori”
Il rapporto tra i due si era logorato da tempo. Ma Matteo Salvini, alla notizia delle dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del M5S, ha voluto rendere l’onore delle armi al suo ex alleato. “Non do colpe a Di Maio, ma a Grillo che, per conservare le poltrone, ha spinto i 5 Stelle a mettersi col Pd. Vedrete ora quanti elettori pentastellati in Emilia e Calabria li abbandoneranno”, ha detto il leader leghista, in una diretta Facebook. Insomma, Salvini non se la prende con Di Maio, colpevole ai suoi occhi di aver subìto la linea politica di Grillo e Casaleggio. Vittima anch’esso della volontà di portare i 5 Stelle tra le braccia dei dem.
FONTI LEGHISTE parlano addirittura di un Salvini “dispiaciuto” per l’uscita di scena dell’ex alleato, anche perché “ora i 5 Stelle rischiano di scivolare ancora di più verso sinistra”. Insomma, “non c’è più nessuno che tenga la barra a destra”. E quel qualcuno, agli occhi del leader leghista, poteva essere solo Di Maio. Che, se non condivideva quella linea, “ha fatto bene a dimettersi”. E adesso molti nella Lega dicono: “Ora lì dentro non abbiamo più interlocutori, non c’è più nemmeno Paragone, con chi parliamo?”.
Il rapporto tra i due ha vissuto di alti e bassi, ma sono stati loro, dopo il voto del 4 marzo 2018, a sedersi attorno a un tavolo e a far nascere un governo, piazzando l’allora sconosciuto Giuseppe
Conte a Palazzo Chigi. Durante l’anno gialloverde il feelingtra Salvini e Di Maio era evidente. Più volte i problemi dell’esecutivo sono stati risolti da una semplice telefonata tra i due leader. Poi è successo il patatrac, ma – persino con la nascita del Conte 2 – quella percezione di rispetto e stima reciproca tra “Matteo” e“Luigi” non è venuta meno. Certo, Di Maio definì Salvini “traditore”, ma sono sembrate espressioni dovute più alla delusione che a un vero ragionamento politico. Mentre Salvini,