Sindaco accusa Bonaccini: “Ha minacciato il mio Comune”
Atmosfera rovente negli ultimi giorni di campagna elettorale in Emil i a - R o m agna: il primo cittadino di un Comune ferrarese di 3mila abitanti, Jolanda di Savoia, ha presentato un esposto alla Procura di Bologna in cui accusa di “ritorsione” Stefano Bonaccini, attuale governatore in corsa per il bis. In sei pagine Paolo Pezzolato spiega che la sua vice Elisa Trombin, già sindaca prima di lui, sarebbe stata avvicinata da Bonaccini con l’offerta di candidarsi alle Regionali nella lista civica del Presidente. Un’offerta poi rifiutata in favore del l’avversaria leghista Lucia Borgonzoni. Il dem avrebbe a quel punto reagito con nervosismo, secondo quanto denunciato nell'esposto anticipato da Il Resto del Carlino: “Se vinco io, tu e il tuo Comune siete finiti”. Un’accu sa grave che, secondo i due amministratori locali assistiti dall’avvocato Gabriele Bordoni, sarebbe supportata da un audio.
La registrazione, essendo una conversazione privata, dovrebbe avere l’ok per la divulgazione da Bonaccini stesso: “Ne discuteremo davanti all’autorità giudiziaria, se verremo chiamati. Io sono la persona più tranquilla del mondo”. Il governatore emiliano- romagnolo avrebbe inoltre fatto pressioni perché tre Comuni limitrofi a Jolanda rifiutassero di continuare a condividere alcuni dipendenti. Un’accusa rimbalzata dagli stessi sindaci dei paesi coinvolti, come Marco Fabbri di Comacchio: “La convenzione per il comando del vigile aveva natura temporanea ed è scaduta, nessuna revoca e il sindaco Pezzolato lo sa bene, perché c’è evidenza e prova scritta di quanto affermo”. Sulla stessa linea Andrea Zamboni che parla di “macchina del fango” da sindaco di Riva del Po e presidente dell’Unione Terra e Fiumi (che comprende anche Trevignana), da cui provengono i tre dipendenti, tra i quali la sorella del sindaco Pezzolato stesso.