Firmiamo per una via a Borrelli
Nei giorni della beatificazione craxiana, 3 mila firme in poche ore alla nostra petizione al Comune di Milano per intitolare una strada al capo del pool Mani Pulite
Chissà come avrebbe commentato la “craxite” così in voga in questi giorni sui media italiani, Francesco Saverio Borrelli, che ci ha lasciati il 20 luglio 2019. Chissà con quali parole avrebbe definito la beatificazione di un uomo politico di primo piano che – tuttavia – fu condannato in via definitiva per reati gravi e per questo morì da latitante in Tunisia vent’anni fa.
FORSE, CHISSÀ, l’ex Procuratore capo di Milano e capo del pool Mani Pulite avrebbe glissato con un sorriso malinconico. La stessa malinconia che assale chi – come noi – gradirebbe un po’ di rispetto per la storia e i fatti, come per le persone. Ed è per questo motivo che Il Fatto Quotidiano, per reagire alla mistificazione dei fatti e della storia in atto in questi gironi, lancia una petizione affinché il Comune di Milano intitoli una via a Francesco Saverio Borrelli, simbolo di una stagione – e di un’Italia – oggi così diffamata.
L’idea è nata grazie alla lettera del nostro lettore Valerio Coppola: “Caro direttore – ci ha scritto ieri – vi scrivo per avanzare una proposta, molto semplice ma credo significativa. In questi giorni si sta di nuovo, scandalosamente, parlando di intitolare una via di Milano a Craxi. Mi piacerebbe che il Fatto Quotidiano, il mio giornale, si facesse promotore dell’intitolazione di una strada di
Milano a Francesco Saverio Borrelli, servitore dello Stato che coordinò le indagini che misero alle strette i predoni dello Stato come Craxi. Sarebbe importante se il Fatto Quotidiano avviasse una campagna, eventualmente con una raccolta di firme, di forte impatto simbolico, che riaffermi i principi fondativi della vita civile”.
L’IDEA è stata immediatamente raccolta da Marco Travaglio: “Sì, caro Valerio – è stata la risposta – oggi (ieri, ndr) sul nostro sito lanciamo una petizione per dedicare una strada a Borrelli. Non perché pensiamo che la giunta Sala ci darà retta. Ma perché ci piacciono le battaglie giuste, anche quando sembrano perse in partenza”.
Da ieri pomeriggio è possibile firmare la petizione su ilfattoquotidiano.it. In serata le adesioni erano già oltre tremila in poche ore.