Ekaterini, la prima donna presidente sfida Erdogan
Per la prima volta nella storia della Grecia, una donna è stata eletta a capo della Repubblica. Ekate rin iSakellar op oulou ,63 anni, magistrato di lungo corso con una vocazione per l’Ambiente e presidente del Consiglio di Stato, ha ottenuto in Parlamento 261 voti su 300, ed è passata al primo scrutinio con il sostegno del partito conservatore al governo, Nea Demokratia, ma anche di Syriza, la formazione di sinistra dell’ex premier, Alexis Tsipras, e del movimento di centrosinistra Alleanza per il cambiamento (Kinal), l’ex Pasok. Per l’attuale primo ministro, Kyriakos Mitsotakis, leader di Nea Demokratia, è una vittoria: ha puntato su una personalità che gode di grande prestigio istituzionale, anche perché non ha trascorsi politici. Una delle motivazioni, quest’ultima, che aveva spinto Tsipras a nominarla nel 2018 presidente del Consiglio di Stato. Mitsotakis ha incassato il successo affermando “che i greci sanno essere concordi sulle scelte importanti”. E sanno anche interpretare i tempi superando i pregiudizi sessisti che ancora ostacolano l’ascesa delle donne. Sakellaropoulou, nativa di Salonicco, ha studiato Giurisprudenza all’Università di Atene e si è specializzata in Diritto amministrativo e costituzionale alla Sorbona di Parigi per poi rientrare in patria dove ha scalato la gerarchia della magistratura amministrativa fino ad arrivarne al vertice. È stata molto attiva anche nelle relazioni internazionali, assumendo diverse cariche nell’ Associazione dei funzionari giudiziari del Consiglio d’Europa, della quale è stata per due volte presidente e ha fatto parte di varie commissioni consultive, tra cui quella del ministero degli Esteri. A tal proposito nel suo discorso ha sottolineato che proteggere l’integrità territoriale della Grecia e i suoi diritti è fondamentale per tutelare lo status del Paese in quanto perno per la stabilità dell’intera regione: un chiaro messaggio alla Turchia.