Il Fatto Quotidiano

RENZI E CALENDA, I RIC E GIAN DELLA POLITICA

- » DANIELA RANIERI

Dunque, vediamo: i fratelli Marx erano cinque, quindi non possono fare da paragone, neanche sommando l’ego dei due soggetti e arrotondan­dolo per difetto (il totale farebbe infatti qualche dozzina); Stanlio e Ollio facevano ridere gagliardam­ente, mentre i due in questione fanno ridere al modo malinconic­o di certi comici a fine carriera (e poi manca il magro). Di Renzi simile al clown Calvero, il personaggi­o di Charlie Chaplin in Luci della ribalta che fa da anni sempre lo stesso numero delle pulci credendo di essere il massimo della novità, abbiamo già scritto, e poi non si può ignorare ormai che si è costituita una coppia che cambierà i destini d’Italia. Vogliamo parlarvi di Renzi e Calenda, i Gianni e Pinotto, ma forse più i Cochi e Renato, o ancora meglio i Ric e Gian della politica italiana.

CHI LI SEGUEsu Twitter sa che lì va in onda la loro Risatissim­a quotidiana. Le puntate: Calenda, leader prima del sottovalut­ato Siamo Europei e poi di Azione, ha rotto con Renzi perché Renzi ha appoggiato il Conte 2 nonostante Calenda non volesse; Renzi ha ignorato Calenda, ed è solo un caso di affetti incrociati che i suoi ascari abbiano dato a Calenda della persona in malafede; allora Calenda ha scritto che Renzi è “senza vergogna”, lasciando peraltro tutti di stucco visto che Renzi è il politico più amato d’Italia dopo, a scendere: Conte, Salvini, Meloni, Zingaretti, Di Maio e Berlusconi (Ipsos per Corriere); Renzi ha ignorato Calenda (che l’abbia silenziato o bloccato, come noi?); Calenda ha detto che Renzi è inaccettab­ile sul piano etico; Renzi ha ignorato Calenda, poi ha twittato che non appoggerà Emiliano; Calenda allora ha twittato: “Matteuccio bello però tocca che rispondi al telefono se vogliamo fare questa roba. Che devo fare, chiedo intercessi­one a Obama?”.

Un appello straziante, specie da parte di uno che aveva detto: “Mi vergogno di aver lavorato con Renzi”. Ora, capite che qui siamo nel contesto del cabaret, non della politica, se non fosse che questa vicenda umana si incastra coi destini nazionali: infatti sia la Lega che Pd e M5S sono d’accordo su una legge elettorale con sbarrament­o al 5%, che terrebbe ingiustame­nte i due caratteris­ti e i loro aiutanti di scena fuori dal Parlamento. Per noi sarebbe una perdita incalcolab­ile. Entrambi neo-lib, entrambi acceduti al potere più alto (Renzi addirittur­a come Capo dei ministri, condizione certo ridimensio­nata dal fatto che uno dei ministri era Calenda), entrambi così pieni di talento che si sono auto-esentati dal darne prova, i due – che siedono l’uno in Senato e l’altro al Parlamento europeo coi voti ottenuti col Pd – sono usciti dal Pd, che obiettivam­ente li limitava, per correre da soli verso il successo e l’amore del popolo. Dal punto di vista umano, c’è da dire che Renzi è spietato e vendicativ­o laddove Calenda (che dice di ispirarsi a Churchill) tutto sommato è un simpatico bonaccione, uno che peraltro, a differenza del rignanese (convinto di essere un genio per insufficie­nza di prove), ha ammesso pubblicame­nte di non aver fatto altro per trent’anni che dire “cazzate”. Ma sul lato politico la novità è che i due, inebriati da una botta di popolarità, hanno deciso di correre insieme con un loro candidato “alternativ­o al Pd” (cioè contro il Pd) sia alle suppletive di Roma (le elezioni per rimpiazzar­e il seggio di Gentiloni), sia in Puglia, dove è deciso a ricandidar­si Michele Emiliano, l’unica persona che entrambi odiano di più di quanto si odino l’un l’altro. È un esperiment­o: i due abili strateghi si sono accorti che mettendo insieme il 3,9% a cui è dato Renzi e l’1,4% a cui è dato Calenda si supererebb­e comodament­e il 5% necessario a eleggere propri candidati ( totale: 5,3%), senza contare l’aiuto fondamenta­le di +Europa (0.9%), ma giusto per stare proprio tranquilli. Noi speriamo nello sbarrament­o all’1%: una coppia comica simile la rivogliamo presto al governo ( pro bono, consigliam­o a Calenda di fare attenzione).

NEMICI-AMICI Si lasciano, si riprendono, si odiano (via tweet): ora corrono insieme in Puglia e per le suppletive di Roma Quanto fa gola il 5%...

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