Salvini martire, il digiuno è già finito: babà a colazione
Pancia piena Non doveva mangiare dopo la decisione sulla Gregoretti: ma ieri sono ricominciati i post gastronomici a base di paste e dolci
Solo due giorni di digiuno, poi Matteo Salvini ha ricominciato a mangiare. Ieri il leader leghista l’ha annunciato in diretta tv, davanti alle telecamere di La 7. “Due giorni mi sembrano più che sufficienti. Anche perché digiunare a fronte di tortellini col Parmigiano reggiano che mi hanno messo di fronte oggi è impossibile”, ha detto, parlando dall’Emilia, dove era impegnato nell’ultimo sprint di campagna elettorale. A esser pignoli, però, non si capisce quanto sia effettivamente durato. Avrebbe dovuto iniziarlo lunedì 20, quando nella Giunta in Senato è andato in scena il voto sulla Gregoretti. “È dura perché dovrò evitare tortellini e lasagne, ma farà bene anche a me”, ha detto annunciando il suo personalissimo Satyagraha. “Ma per favore, il digiuno è una cosa seria e lui sta sempre in mezzo a porchetta e wurstel”, lo attacca subito Roberto Giachetti, l’ex radicale ora renziano che di digiuni se ne intende. “Atto ridicolo”, lo bolla Roberto Saviano. Insomma, quello di Salvini sembra un insulto a tutti i grandi digiunatori della storia, da Pannella a Gandhi. E invece il Capitano fa sul serio.
LA MATTINA di martedì 21 posta un video in cui beve qualcosa. Sarà un cappuccino con doppia schiuma e cioccolato? Assolutamente no. “Digiuno sì, ma almeno ginseng, vitamine e magnesio oggi me li concedo. Alla vostra!”, dice. Tra martedì e mercoledì si fa Emilia e Calabria e ritorno, con decine di appuntamenti elettorali, come si fa? Lui però sembra resistere. Sempre martedì, a sera, è Barbara Palombelli a collegarsi col ristorante bolognese dove il Capitano è a cena con alcuni sostenitori. “Ma che fa, mangia??”, si chiede Barbara, e sembra di sentire il professore della clinica per dimagrire di Fantozzi. Sembra di no. Mentre tutti i suoi gozzovigliano tra gnocco fritto, mortadella e tagliatelle al ragù, il povero Capitano è orfano di piatto e posate, davanti solo a un bicchiere di vino rosso. Al suo fianco c’è l’ex portiere dell’Inter e della Nazionale, Gianluca Pagliuca, evidentemente un suo fan.
Anche mercoledì passa a stecchetto. “Ma poi, nel segreto della stanza in hotel, chi ci dice che non abbia saccheggiato le noccioline del frigobar?”, si chiedono i cronisti al seguito. Nel frattempo a Montecitorio i leghisti digiunano ognuno a modo suo. Premesso: l’iniziativa “digiuno per Salvini”, che sul sito ha raggiunto 5.248 adesioni, prevede un giorno di astinenza da cibo, a propria scelta. “Per noi oggi solo un caffè”, dicono alla buvette i leghisti Dario Galli e Cristian Invernizzi. Claudio Durigon, stazza importante, giura di aver digiunato per un giorno intero. “Non ho avuto grandi risultati sul fronte della linea, perché il giorno dopo ho mangiato di più…”, afferma. “Io il digiuno lo faccio domani (oggi, ndr). In questi giorni ero in Emilia Romagna, era impossibile…”, fa sapere Igor Iezzi. Paolo Tiramani è stato ligio al dovere. “Questi due anni a Roma mi hanno fatto ingrassare. Ero già a dieta ferrea, quindi un giorno di digiuno non mi è costato molto…”, ammette. Di altri non si ha notizia. “Molti l’hanno fatto, ma la maggior parte no. Forse non si arriva a un terzo…”, sussurra un senatore.
NEL FRATTEMPO il web si è scatenato. Da una parte i suoi fan a sostenerlo, dall’altro innumerevoli prese per i fondelli. Ogni regione ci ha messo del suo e sui social si può trovare il campionario completo della gastronomia italiana, da Nord a Sud, dal risotto allo zafferano alla ’nduia, passando per trofie al pesto (di cui lui è golosissimo), amatriciane, carbonare, orecchiette, zuppe di pesce e paste alla norma. Gli sfottò sono anche in video. In uno c’è un ragazzo a tavola, una donna gli porta un piatto di pasta al forno e lui: “Oggi non mangio, digiuno per Salvini”.“Ma fammi il piacereee…”, la risposta, con tanto di sganassone.
Del resto le parole digiuno e Salvini sono quasi un ossimoro. Il leader leghista negli ultimi due anni ha ingurgitato di tutto, spesso in favore di social. “Buon appetito e bacioni!”. E anche in questa campagna elettorale non si è risparmiato, arrivando addirittura a baciare una coppa. “Se mi condannano, voglio scontare la pena qui…”. Due giorni di astinenza, se davvero ci sono stati, devono essere stati un sacrificio enorme.