“Non siamo tifosi, aiutiamo l’uomo del Pd”
“Il nostro candidato non è in gara, non si può regalare la Regione a Salvini”
“Voterò Bonaccini come presidente e la lista Movimento 5 Stelle, è una scelta di testa, la migliore che si possa fare a queste elezioni”. Raffaella Sensoli, consigliera uscente M5S, è stata la prima a proporre il voto disgiunto. Opzione che oggi, a meno di 24 ore dal voto, la riminese rimarca con orgoglio: “L’attuale governatore è più vicino alla linea e al programma del Movimento. Nei prossimi cinque anni Stefano Bonaccini potrebbe cogliere molte più proposte nostre rispetto a quello che farebbe Lucia Borgonzoni, candidata della Lega”.
La campagna elettorale è giunta al termine, come le è sembrata?
Particolare. C’è stato un candidato che ha fatto il candidato, Bonaccini, e poi c’è stata una candidata posticcia accompagnata dal suo leader Matteo Salvini, una candidata, per citare Amadeus, “un passo indietro”. Non mi piace come comportamento da parte di un’eventuale presidente, non mi ha convinto in quei pochi contenuti espressi, non mi piace la sua idea di sanità, forgiata sul modello lombardo con il 50% in mano ai privati. È stata una campagna becera ma sui profili Facebook di Borgonzoni e Salvini si sono visti solo messaggi di buongiorno, foto con cuccioli animali e cibo, mi sembrano più adatti a condurre una puntata di Linea Verde. Quindi come presidente dell’Emilia-Romagna voterà Bonaccini del Pd invece che Simone Benini, il candidato del M5S?
Avere una rappresentanza in Consiglio è importante, ma per la presidenza regionale è sufficiente un voto in più e scelgo Bonaccini. Possiamo avere anche molte divergenze ma non è uno che sfrutta i sentimenti e la pancia in modo becero. Il Movimento non può gareggiare alla corsa per il ruolo da governatore, ne sono consapevoli gran parte degli elettori che potrebbero decidere di votare solo per il Pd: con il voto disgiunto si conferma la propria adesione ai nostri principi ma si contribuisce allo stesso tempo alla sconfitta della Lega. Non si è ricandidata, dopo cinque anni da consigliere regionale e altrettanti di militanza, le mancherà la politica?
Prima di entrare nel Movimento, non capivo nulla di politica, mi sembrava una “cosa” lontana e complicata, delegata ad altri. Quando ho sentito Beppe Grillo dal vivo per la prima volta, dieci anni fa qui alle Regionali, dire “pensate con la vostra testa” mi è scattato un click e ho capito che quella “c os a” r iguardava anche me. Credo di aver usato la testa anche in questo caso, mi dispiace che alcuni intransigenti mi abbiano criticato. Ho ricevuto altrettanti messaggi di sostegno però, ho sostenuto una coalizione M5S- Pd fin dal primo giorno e non so se è un’occasione che ricapiterà, ma adesso non è il momento del voto di orgoglio o di tifoseria.
Con Bonaccini possiamo pure avere divergenze, ma con la Borgonzoni non c’è confronto, lo sanno anche molti dei nostri elettori
RAFFAELLA SENSOLI (5S)